10 consigli per andare da Singapore a Johor Bahru, in Malesia

08/01/2009 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Essere a Singapore e' come essere in Liechtenstein: un piccolo stato, due relativamente grossi vicini (Austria e Svizzera per il Liechtenstein, Malesia e Indonesia per Singapore), e la tentazione di andare oltre confine per vedere cosa c'e' "dall'altra parte", almeno finche' non ci si va. Dall'altra parte c'e' Johor Bahru ("JB"), citta' malese di 876.000 abitanti, il doppio con la periferia.

Lo scorso dicembre, un sabato, avevo intenzione di tornare a visitare le isole a sud di Singapore, ma mi sono alzato alle otto e mezza, troppo tardi per prendere il traghetto delle nove. Se non puoi andare a sud, vai a nord, ho pensato, e ... perche' non andare all'estero? Ho quindi usato i mezzi pubblici per raggiungere il confine tra Singapore e la Malesia, ed ccco alcuni consigli raccolti in questa breve gita:

1) Al posto di frontiera singaporiano ci si arriva tramite vari autobus di linea (il 950 e il 170, per esempio), comodi e con aria condizionata. Una fermata della metropolitana in cui si puo' prendere il bus 950 e' Kranji (NS7);
2) Pur essendo in Malesia, Johor Bahru e' parte della periferia di Singapore, e molti lavoratori vivono da pendolari: lavorano a Singapore e tornano a casa a Johor Bahru. Durante i weekend, ma anche solo alla fine di una qualsiasi giornata lavorativa durante la settimana, quei lavoratori sono in coda al controllo documenti di "JB". E a giudicare dalla lunghezza della coda, pare che tutti gli 876.000 cittadini di JB lavorino a Singapore...
3) Non andate da Singapore a Johor Bahru tra fine dicembre e inizio gennaio: la coda al controllo documenti malese supera le due ore;
4) Al posto di frontiera di Singapore, non prendete il pullman per Johor Bahru: viste la coda di veicoli sul ponte, farete piu' in fretta a piedi, e magari vedrete qualcosa di interessante. Portatevi crema solare e cappellino, pero': l'Equatore e' a un centinaio di chilometri, e esporsi al sole senza protezione non e' consigliabile;
5) Alzatevi presto. Tra autobus (158), metropolitana (linee EW e poi NS), e di nuovo autobus, ho impiegato due ore per arrivare al posto di confine di Woodlands (Singapore), dove sono stato in coda circa venti minuti. Poi quindici minuti d'autobus per percorrere il ponte che collega l'isola di Singapore alla Malesia; infine, dopo un'ora di coda (e una stima di un'ulteriore ora/ora e mezza) per passare i controlli malesi, s'era fatto tardi e non c'era piu' tempo per la gita di un paio d'ore che avevo pensato di fare a Johor Bahru;
6) Arrivando alla coda per l'ingresso in Malesia, se siete da soli, prima di mettervi in coda andate a prendere il modulo bianco per l'immigrazione. Se siete in una comitiva, mettetevi in coda e mandate una sola persona a prendere i moduli;
7) Non era una giornata caldissima o estremamente umida, ma ho visto un paio di ragazze svenire, in coda. Non fate questa gita a stomaco vuoto e senza una borraccia o bottiglia d'acqua;
8) Se siete stati a Singapore per qualche tempo, e non conoscete la Malesia e il sud-est asiatico, rischiate un piccolo choc culturale: a Singapore quasi tutto funziona con una precisione svizzera (o superiore, come mia ha segnalato un conoscente italiano che ha lavorato in Svizzera per anni e ora che vive a Singapore da alcuni anni), ma basta entrare nella "terra di nessuno" tra il posto di confine singaporiano e quello malese per trovare meno organizzazione, meno pulizia, meno regole chiare, ma anche piu' calore umano, che nella piccola isola-citta'-stato.
9) Otto consigli bastano e avanzano.
10) Vedi nono consiglio.


Argomenti: Asia, Malesia, Singapore, vivere a Singapore, Wanderlust

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