La trasformazione di Ryanair

C'era una volta una linea aerea low cost brutta e cattiva...

02/08/2015 | Di Redazione VL | Commenti: 0

... e si chiamava Ryanair. Vendeva biglietti a cinque, dieci, venti euro, ma piu' che per i prezzi incredibili, era famosa per le sue regole inusuali e restrittive, o almeno cosi' parevano al viaggiatore medio: niente borsetta a bordo (e le donne come fanno?), bagagli a mano di dimensioni strane (e mica posso comprare un trolley differente per ogni linea aerea con cui volo?), bagaglio in stiva a pagamento, cibo e bevande a pagamento, posti a sedere non assegnati, nessuno che parlasse italiano a bordo, e in caso di problemi, tante difficolta' a contattare la linea aerea. E multe ogni volta che avevi il bagaglio fuori misura!

A leggere i commenti nel forum, pareva che l'amministratore delegato, Michael O'Leary (che di mestiere faceva il ragioniere, mica il torturatore di gattini) avesse dato ordini specifici a tutto il personale della Ryanair: siate stronzi, ma che piu' stronzi non si puo'.

Non era vero, ma pareva cosi'. Le occasionali voci in difesa della linea aerea irlandese, anche nel nostro forum, erano isolate, e i fanatici del complotto erano sempre pronti a vedere ovunque dipendenti Ryanair in incognito impegnati a difendere il loro malvagio datore di lavoro, in questo e in altri forum.

Ora la situazione si e' capovolta, per fortuna (soprattutto per i passeggeri). Pochi i nuovi messaggi di critiche alla Ryanair nel forum (e' l'altra grande low cost, EasyJet, a soffrire in questo periodo) da quando la linea aerea irlandese ha varato la sua nuova politica di assistenza ai clienti, un paio di anni fa (giugno 2013: la normalizzazione di Ryanair; novembre 2013, Ryanair cambia: nuove regole per bagaglio a mano, errori prenotazione). Come abbiamo segnalato in altre occasioni, anche la severita' verso i bagagli troppo grandi e' svanita (con la conseguenza che spesso il vostro trolley, che dovrebbe trovare spazio nei vani sopra ai sedili, finisce con l'essere imbarcato - gratis - in stiva).

E anche i passeggeri che non parlano l'inglese ora avranno meno problemi: nel 2012 Ryanair pareva avere pochi assistenti di volo capaci di parlare l'italiano, ora - sui voli in partenza dall'Italia o diretti nel Belpaese - e' difficile trovare uno steward che non sia italiano.

L'unico problema che persiste - al momento in cui scrivo, agosto 2015 - e' quello delle regole non sempre chiare riguardo ai passeggeri minorenni (vedi problema dell'"affido"). Speriamo che Ryanair risolva anche questo problema.


Argomenti: Ryanair

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