In viaggio da diciassette anni, ne restano solo altri tredici...

13/08/2008 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Mercoledi' mattina mi sono svegliato nel mio candido lettino e ho pensato "Da oggi sono in ferie!". Solo tre giorni lontano dall'ufficio, tre giorni che ho trascorso in un villaggio turistico a meno di un'ora di volo da dove vivo. Sabato sera ero gia' di nuovo a casa, e oggi, ad una settimana dall'inizio delle ferie, devo riguardare le fotografie scattate per ricordarmi che le mie vacanze estive sono davvero gia' passate. Pensare che nel 1989 presi la mia motina e me ne andai nel Lake District inglese, e quella mi sembrava avventura. Lo era, a confronto con il villaggio turistico Berjaya di Tioman, Malesia.

Beh, c'e' qualcuno che, tra un viaggio e l'altro, torna raramente a casa. Denis Katzer e sua moglie Tanja sono in viaggio dal 1991 ed hanno percorso, pare, oltre 250.000 km scattando foto, filmando e scrivendo, con un obiettivo semplice: compiere la piu' lunga spedizione mai documentata nella storia della razza umana. Una delle prime cose che vengono in mente, pensando a qualcuno che viaggia dal 1991, e' "Ma quanto gli costera', questo viaggio? Saranno stati ricchi, prima di partire!". La Leica R9 che compare in alto in varie pagine del loro sito www.denis-katzer.com non e' economicamente alla portata di tutti: l'avranno comprata per il viaggio o ricevuta in omaggio da Leica, che e' un loro fornitore tecnico? Poco importa: neppure io partirei per un viaggio pluriennale con una macchina digitale (scelta comunque non praticabile da Denis e Tanjia nel 1991) che dipende da batterie e schede di memoria per registrare il mio viaggio, e che soffre umidita', caldo e freddo.

Certamente non stanno tenendo nascosto il loro viaggio, che in parte si ripaghera' da solo: hanno sponsor e fornitori di materiali, e le fotografie, i filmati e gli scritti vengono probabilmente utilizzati in tutti i modi possibili, come e' giusto che sia.

Due citazioni dal sito di Tanja e Denis:

The sole aim of our journey is to create a means of counterbalance to a world which keeps trying to turn faster day by day; to contribute one's share of the puzzle towards finding a way back, remembering, reflecting about oneself.

(...) Our experiences also help to remind people that there are other, more important things that make life worth living, besides their work, their alleged obligations, their chase after money (...)


Probabilmente i due viaggiatori non hanno visto l'ultimo Batman. Non credo siano riusciti a comprare tutti i CD dei Coldplay, o a scaricare dalla rete le canzoni dei Radiohead. Quasi certamente non hanno decine di orologi e occhiali da sole nel loro bagaglio, da scegliere in base ai vestiti e all'occasione. Magari non hanno neppure seguito l'ultima serie del Grande Fratello, in nessuna delle nazioni che hanno visitato... non sono "liberi" in assoluto: devono indossare, almeno nelle foto che producono, i marchi degli sponsor del loro viaggio, e devono aggiornare frequentemente e regolarmente il proprio sito, e inviare agli sponsor la documentazione del viaggio. Ma liberta' di decidere cosa fare, ogni giorno, quella se la sono conquistata.



Link: Il sito di Denis e Tanja
Argomenti: viaggiare leggeri, viaggio

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