Domenica a Oslo in attesa dell'irraggiungibile treno notturno

Una visita nella capitale norvegese, poi un imprevisto

01/11/2023 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Riassunto delle tappe precedenti: venerdì sera siamo arrivati a Bergen da Londra, poi - sabato - siamo andati in treno da Bergen a Oslo passando per Flåm.
Le altre tappe del viaggio sono disponibili presso la pagina Viaggio in Norvegia in treno.


Radisson Blu, Oslo

Domenica, siamo ad Oslo, all'hotel Radisson Blu (quello vicino alla stazione ferroviaria, ma ce n’è anche un altro). Scendiamo a fare colazione (english breakfast, poi paste/dolci e multi-yoghurt, come spiegato ieri) verso le 8:30, dopo un'ottima nottata in un comodissimo letto. Va detto, perché se in Norvegia abbiamo finora sempre dormito benissimo, i letti danesi (e i cuscini minuscoli, con quelli normali a pagamento) visti a Copenhagen e quelli svedesi non ci hanno impressionato molto. Quelli finlandesi non me li ricordo, il che è probabilmente un buon segno.

Torniamo in camera e vi rimaniamo a poltrire fino a mezzogiorno, poi facciamo il check-out, lasciando i tre trolley e la valigia in deposito in hotel (sì, uno di noi ha pensato fosse indispensabile viaggiare in Norvegia tra neve, fango e quant'altro con un trolley da circa 25 kg, e cosi' ne ho approfittato per affibbiargli il mio cavalletto), in modo da poter viaggiare leggeri a Oslo .

Stazione centrale di Oslo a sinistra, fermata della metropolitana a destra, nascosta sotto gli alberi

Dopo aver lasciato l'albergo andiamo all'adiacente stazione centrale degli autobus, dove trovo una misteriosa traccia del quotidiano torinese La Stampa. Indago un poco (con il banco informazioni e tramite Twitter) senza arrivare da nessuna parte.

Cosa ci fa La Stampa nella stazione di Oslo? Ho chiesto al giornale torinese tramite Twitter, zero risposte, ovviamente. #ZeroMemoria

Poi acquistiamo il biglietto giornaliero per i trasporti pubblici e lo usiamo per raggiungere la pista da salto con gli sci, che domina il panorama della collina di Oslo, e che è visitabile gratuitamente.

La pista per il salto con gli sci, vista da vicino

Moglie, cognata e nipote fanno un giro sul simulatore di salto, lo stomaco di mia moglie ne risentirà per due giorni. Il simulatore offre sia salto che discesa/slalom, mi dicono.

Pista e simulatore sciistico

Come, "mi dicono"? Certo, io non ci sono salito, sul simulatore, e il mio stomaco si giustifica con due citazioni dotte che coprono oltre venti secoli di scibile umano:

γνῶθι σαυτόν (Conosci te stesso - Socrate)
A man's got to know his limitations (Ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti - Ispettore Callahan)

Vista verso pianura e fiordi

Facciamo qualche acquisto nel negozietto presso la pista, ci godiamo un po' lo splendido sole, e poi torniamo verso la pianura.

La fermata del tram, e qualche tipica casa norvegese moderna

C’è da fare qualche cambio di tram, e da camminare un po'. Tanti norvegesi in giro in bici, a piedi, di corsa, e anche con gli sci da strada. E poi ci sono quelli che, per fortuna, trattano le loro Tesla come auto e non come status symbol.

Una Tesla col rimorchio, come si usa.

Con la metropolitana raggiungiamo il parco Vigeland, pieno di sculture in granito nella prima area che visitiamo, e in bronzo nella seconda.





Il nome corretto del parco è Frogner Park, Vigeland è il nome dello scultore che ha creato le statue.







- Cosa vuol dire quella scultura?
- Secondo me la domanda da porsi è cosa vuol dire quella scultura secondo te. Mi fa piacere se l'artista aveva una certa cosa in mente, ma a me interessa quel che la scultura fa venire in mente a me
- OK









A volte, di fronte ad un'opera d'arte possono venire in mente interpretazioni differenti e anche incompatibili. Per esempio: la vita dei genitori è difficile oppure cultura imperialista che opprime e distrugge società meno aggressive?



Altro giro in tram (perché la metropolitana di Oslo è anche chiamata tram dai locali, visto che gira all'aperto). Non abbiamo pranzato e sono già le quattro e mezza, ci fermiamo in un ristorante spagnolo a fare uno spuntino, che poi diventa un pasto. E dire che tra poco più di due ore abbiamo la cena!

Una visita in farmacia per acquistare medicine per un piccolo raffreddore (già abbiamo una prima vittima...), poi torniamo in hotel, per riposarci nelle poltrone della hall in attesa di andare a cena. Qui arriva una sorpresa: siamo rimasti ad Oslo perché abbiamo il treno delle dieci di sera che ci porterà a Trondheim durante la notte, e ora leggiamo un'email dell'azienda ferroviaria che ci dice il treno è stato cancellato a causa del maltempo! Ci ritroviamo quindi senza trasporto e senza posto per dormire stanotte.

La hall dell'albergo, facente funzione di quartier generale per la risoluzione dell'emergenza-treno

Ci attiviamo: visto che siamo in un albergo dove tra l'altro abbiamo già dormito a notte scorsa, mia moglie prenota due camere per la notte (ci costano meno della notte scorsa...). Io contatto l'azienda ferroviaria (sj.no) tramite email e poi tramite la chat del loro sito. Mi scrivono che ci rimborseranno il biglietto del wagon-lits, copriranno la spesa dell'hotel e ci prenoteranno biglietti sostitutivi sul primo treno disponibile per domattina. Una scocciatura notevole, ma risolta in fretta. Preleviamo i nostri trolley e prendiamo possesso delle camere per la notte, poi ci dirigiamo verso il ristorante, prenotato da mia moglie con vari giorni d'anticipo, e per fortuna: troveremo coda all'ingresso.

Piatto per tre - con scampi norvegesi - al ristorante

Andiamo a cena al ristorante Fiskeret, piccolo, molto affollato e molto curato. Mentre aspettiamo i nostri piatti ci arriva tramite email il rimborso spese del treno e i quattro biglietti sostitutivi (una rapidità sconosciuta alle linee aeree): purtroppo, anziché viaggiare di notte e arrivare la mattina a Trondheim, saremo costretti a prendere il treno da Oslo alle 8:05 di mattina, fare due cambi di veicolo (di cui uno a Lillehammer) per poi arrivare a Trondheim verso le 15:30 del pomeriggio, il che ci lascerà pochissimo tempo per visitare la città. Meglio cenare e non pensarci.

Pesce gratinato per me

Ottima cena, mi ritrovo a dover finire le birre per tutti (sarà una costante, in questo viaggio). A letto presto, domani dobbiamo alzarci presto.



Argomenti: Norvegia, racconti, rimborsi, Viaggio in Norvegia in treno

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