Qantas rinuncia a fornire Internet ai passeggeri
Prendiamoci qualche ora di pausa offline
11/12/2012 | Redazione VL | 0 commentiIn molti tipi di industria, quando un'azienda introduce una novita', i concorrenti si accodano immediatamente per non concederle un vantaggio competitivo. Anche il mondo delle linee aeree e' cosi': le linee aeree 'tradizionali', per esempio, stanno lentamente seguendo l'esempio delle compagnie low cost e iniziano a scorporare le voci del biglietto in modo da garantirsi ulteriori entrate ausiliarie. Incuriosisce quindi la decisione controcorrente di Qantas di non offrire piu' la connessione Internet a bordo dei suoi Airbus A380.
La decisione di Qantas (quanto e' difficile ricordarsi che si scrive senza la u!) arriva al termine di un periodo di prova durato da marzo a novembre 2012, in cui la connessione e' stata offerta ai passeggeri dei voli dall'Australia verso Londra e verso gli Stati Uniti a prezzi variabili tra 10 e 32 euro. Pare che solo il cinque per cento dei passeggeri abbia usufruito dell'offerta, e per Qantas questa cifra non e' sufficiente.
La linea aerea australiana si trova in una posizione operativa particolare: i suoi voli tendono ad essere di lunga durata (oltre 15 ore) e a svolgersi in buona parte durante la notte. Se il secondo fattore puo' giustificare la decisione Qantas (chi dorme non naviga in Internet), il primo dovrebbe far alzare un sopracciglio (no, l'altro, il sinistro) agli osservatori avveduti: quindici ore senza Internet sono tante, in un mondo "always on" in cui tanti di noi devono controllare posta elettronica e siti Internet almeno ogni otto-dieci ore (*) in cui le linee aeree Delta, United Airlines, Emirates, Singapore e Cathay Pacific (per citarne solo una manciata) sono quasi pronte ad offrire connessioni Internet wifi a bordo dei loro voli internazionali.
E a proposito del carrozzone delle linee aeree che offrono connettivita' Internet in volo, e' curioso che Ryanair non sia ancora saltata a bordo. Immaginate le tariffe che potrebbe applicare...
(*): per esempio, connettersi frequentemente ad Internet sarebbe indispensabile al gestore di un ipotetico sito residente in un'ipotetica Nazione in cui un'ipotetica legge impone ai blogger di rettificare immediatamente ipotetici commenti inseriti nel blog da ipotetici visitatori...
Link: The Cranky Flier
Argomenti: connettività, entrate ausiliarie, linee aeree, Qantas
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