Nuovi modi di viaggiare: i begpackers
Il turista mendicante, nuova frontiera del XXI secolo
05/02/2019 | Redazione VL | 0 commentiLa BBC riporta la notizia che una coppia di turisti europei (russi) sono stati fermati dalla polizia a Kuala Lumpur (Malesia). I due si esibivano nei luoghi pubblici della capitale malese lanciando per aria il loro bimbo di quattro mesi, e facendogli fare altre acrobazie. Acrobazie legali in Russia, tra l'altro, ma questo non e' il motivo per cui parliamo di questo caso.
Ne parliamo perché menziona un nuovo tipo di turista, il begpacker.
Per chi non parla inglese: "backpacker" e' un termine di uso comune che indica il turista low cost, a corto di soldi (o poco disposto a spendere i propri soldi), che viaggia con uno zaino come bagaglio; nella lingua italiana l'equivalente del backpacker e' il saccopelista: sempre di viaggiatore low cost si tratta.
Il "begpacker", invece, e' un turista che chiede l'elemosina ("to beg") per finanziare il proprio viaggio. L'articolo della BBC dice che vicino ai due "acrobati" c'era un altro gruppo di europei che suonavano e cantavano. L'ipotesi più ragionevole e' che il "begpacker" tipico si metta a chiedere l'elemosina dopo aver raggiunto la prima tappa del viaggio, in modo da poter finanziare il proseguimento dello stesso.
Quindi, dal punto di vista etico, ai rischi per la salute del bimbo, e al fatto di far pagare ad altri (i donatori) il proprio viaggio, c'e' un'altro problema, evidenziato dalla frase finale dell'articolo, che dice che i begpackers "sono sempre più una fonte di confusione o rabbia per le popolazioni locali", e una reazione simile non e' difficile da capire: qualcuno arriva dalla ricca Europa e va a chiedere dei soldi nella parte povera del mondo, facendo concorrenza ai poveri e senzatetto locali. E non per mangiare, per sopravvivere: per continuare un viaggio, magari guadagnando ulteriormente tramite Instagram o YouTube.
Argomenti: antropologia spicciola, idee per un viaggio, Malesia, viaggiare low cost
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