Chi decidera' quando riprendere a volare?

Continua la crisi causata dal vulcano islandese Eyjafjallajökull

20/04/2010 | Redazione VL | 0 commenti

Chi sara' ad autorizzare la ripresa dei voli dopo l'eruzione del vulcano Eyjafjallaj?kull e la conseguente cancellazione di molti voli causa nube di ceneri? Una rapida consultazione con Emilio, la nostra scimmia ammaestrata (il 50% della redazione di ViaggiareLeggeri), ha portato a queste ipotesi:

1) L'ENAC e le equivalenti agenzie straniere;
2) I governi europei, separatamente (nazione per nazione);
3) Il Commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas (Estonia);
4) Silvio Berlusconi (Emilio, Emilio, cosa mi dici mai... ti rimando allo zoo!);
5) La IATA o un'altra associazione di linee aeree.

Tutte idee molto interessanti (ok, la numero 4 e' un po' campata in aria), ma c'e' un'altra ipotesi che Emilio e il vostro fedele padrone di casa non hanno preso inizialmente in considerazione, un'ipotesi che e' stata proposta da un analista del settore aeronautico: secondo Professor Sabena, la decisione sulla ripresa dei voli verra' presa da chi rischia danni ai propri beni, e non si tratta di nessuna delle cinque entita' menzionate nelle ipotesi elencate in precedenza.

La prima premessa e' che la cenere non fa bene ai motori degli aerei. Quei motori sono costosi, e costosa e' anche la loro manutenzione e le loro riparazioni. Alcuni F-18 dell'aviazione militare finlandese hanno volato la mattina di giovedi' scorso in aree affette dalla nube di ceneri, e i loro motori hanno riportato "danni sostanziali". Immagini e articolo sono disponibili qui.

La seconda premessa e' che il numero di ricambi per motori d'aereo non e' elevato, col corollario relativo alla pratica della cannibalizzazione: riutilizzare parti funzionanti prelevate da motori accantonati (o anche da motori funzionanti) diventa sempre meno praticabile, se aumenta il numero di motori guasti per la stessa ragione (i danni da ceneri). Quindi il numero di ricambi per i motori degli aerei di linea (ricambi provenienti da altri motori a disposizione, oppure forniti direttamente dalle aziende produttrici dei motori) si riduce.

Ecco l'ipotesi del Professor Sabena:

Velivoli e motori sono spesso forniti in leasing (di solito separatamente), quindi i proprietari di questi motori saranno in posizione chiave (nel processo decisionale sulla ripresa dei voli - ndr). I piu' importanti comprendono ILFC (*)(parte del gruppo assicurativo AIG) e altre aziende indipendenti del settore bancario. L'altro gruppo con un ampio portafoglio (di motori) sono le finanziarie legate ai produttori di velivoli (Boeing e Airbus). Questi due gruppi avranno probabilmente un approccio piu' prudente (nel caso di ILFC e simili) o meno (le aziende produttrici di velivoli e di motori).

L'altro gruppo che avra' un impatto significativo sulla decisione di riprendere i voli sono le compagnie assicurative che coprono i rischi del trasporto passeggeri e i rischi legati ai velivoli.

Vi pare un'ipotesi troppo remota? Emilio la scimmia ammaestrata continua a ripetere che la sua ipotesi numero quattro e' piu' realistica... voi che ne dite? Usate il modulo dei commenti in fondo alla pagina per esprimere la vostra opinione.




(*): ILFC e' la International Lease Finance Corporation, un aircraft lessor (un'azienda che si occupa di leasing aeronautici) che fornisce, tra le altre, Air France-KLM, Lufthansa, American Airlines, Emirates Airline e Cathay Pacific.


Link: Professor Sabena
Argomenti: assicurazioni, disastri naturali, linee aeree, voli cancellati

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