Ritratti di escursionisti a Cipro
I posti che visitate sono interessanti. Le persone che incontrate anche di più.
21/10/2011 | Claudio_VL | 4 commentiVicino ai Bagni di Afrodite, a Chrysochou Bay. A tavola, pranzo in un bel ristorante dopo un'escursione per "divers" e "snorkelers". Sono l'unico italiano, mia moglie l'unica asiatica.
Achmet, il giovane comandante della barca, Britney e Karissa, le due guide subacquee, sono professionali nelle precauzioni e vivaci come animatori. Dopo la prima immersione, durante uno spuntino a bordo,Karissa inizia con due bambine una "mexican wave" (ola), che in un attimo si estende a tutti i presenti. Britney e' statunitense, West Coast, viso delicato e corpo plasmato dall'acqua, riservata; Karissa, greco-cipriota, e' un peperino che rassicura chi ne ha bisogno (Tess preoccupata per la temperatura e la profondità dell'acqua), che non si ferma mai, e che parla l'inglese degli inglesi, senza inflessioni greche. Al ristorante mangiano in un tavolo separato dalla lunga tavolata degli escursionisti.
Seduta di fronte a noi una coppia sulla quarantina, lui belga, lei colombiana. Si parlano in francese e spagnolo, lei non parla molto l'inglese, lui si' ed e' una sagoma, parliamo di immersioni e dei francesi, di lingue e di cibo, di Di Rupo e di Berlusconi. Ipotizziamo complotti in cui politici si fingono gay per nascondere d'essere dei "tombeur de femme" e viceversa.
Due amici, lui dello Zimbabwe (e non ditegli che e' vicino al Sudafrica), lei del Minnesota, che ha lasciato a otto anni per andare a vivere a Milano, poi in Svizzera, poi altrove. Ora di anni ne ha quarantatré, somiglia a Jennifer Connelly, e parla un ottimo italiano. Le ragazzine sedute di fronte a lei le chiedono degli Stati Uniti, lei sembra conoscere meglio il resto del mondo. Lui somiglia ad Art Garfunkel.
Lui, lei e la loro figlia quindicenne Lydia con una sua compagna di scuola. Inglesi di Croydon, a sud di Londra. Le due ragazze si sono incontrate per caso durante questa vacanza a Cipro, e Tess s'e' aggregata a Lydia per questa giornata di snorkeling. Tess e' simpatica, ingenua, curiosa di tutto. A pranzo e' entusiasta di trovarsi in una comitiva cosi' cosmopolita, "Italiano? Omigod, anch'io ho sangue italiano, un ottavo, voglio imparare l'italiano!", "Il Belgio e' la mia nazione preferita! Siamo state a Ypres, sei mesi fa, con la scuola, a vedere i monumenti ai caduti, poi siamo andati a comprare dolcetti al cioccolato!", "Hai quarantatré anni? Come mia madre! Ma non le somigli per niente, sei cosi' sportiva, tu!", "La tua macchina fotografica e' cosi' cool, avrai fatto foto eccezionali sott'acqua".
Parla continuamente Tess, tanto che la madre di Lydia, molto più pacata, l'apostrofa spesso con "Too much information!", quando dice più del necessario. Ma il suo entusiasmo ti fa sentire importante, anche se vieni da una minuscola città dello Zimbabwe e non sei uno che si da' delle arie.
Una coppia inglese sui trentacinque anni con due figlie piccole. Lui e' di corporatura normale ma con una "beer gut" sproporzionata, tanti tatuaggi su schiena e polpacci, compresa una data del 1931, un codice postale e uno slogan di una squadra di calcio di Leicester. Lui si immerge con le bombole, lei resta a bordo a badare alle bambine; la più piccola, ancora col succhiotto, corre da tutte le parti sul ponte della barca, la più grande, otto anni, aiuta tutti: quando riemergo dalla prima nuotata e' lei a porgermi la manina per aiutarmi a risalire sulla barca. La più piccola si chiama Heidi, "come la bambina delle montagne". Ci guarda incredula quando le diciamo che c'è un cartone animato famoso in tutto il mondo dedicato a quella bambina: non ne esiste una versione inglese.
Due ragazze tedesche, alte e flebili come fenicotteri. Sono in vacanza con la nonna, sulla sessantina, molto atletica. Le due ragazze fotografano ogni parte della barca con una compatta digitale e non parlano con nessuno. La nonna si gode il sole, fa snorkeling con loro.
Fa caldo, ma si sente che l'estate sta finendo, di notte fa fresco, i turisti incontrati nei primi giorni sono già ripartiti, c'è la sensazione di cose che finiscono. Forse e' solo perché questa vacanza a Cipro volge al termine, e tra pochi giorni saremo di nuovo al lavoro.
Argomenti: antropologia spicciola, appunti di viaggio, Belgio e belgi, Cipro, ritratti di viaggiatori
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