Olanda, arrivo!
Con l'Eurostar da Londra ad Amsterdam
06/04/2012 | Claudio_VL | 4 commenti
Partenza da Stanwell Moor (Heathrow) alle 8,08 coll'autobus 441. Il treno della Piccadilly Line che ci porta dal Terminale 5 a St.Pancras e' mezzo vuoto, sarebbe una gioia se fosse cosi' anche durante i giorni lavorativi (oggi e' Good Friday, Venerdi' Santo, giorno festivo nella Perfida Albione). Arrivo a St.Pancras alle 9,23. Bella stazione, non molti negozi: vorrei ci fosse una Fujifilm X-1/100/10 da manipolare in un negozio Dixon o Currys, come in aeroporto. Arrivare con ampio anticipo e' una buona idea non solo per chi viaggia in aereo: la coda ai controlli di sicurezza per l'Eurostar e' simile a quella che trovereste in un aeroporto. Davanti a me una famiglia belgo/tailandese con tre bellissimi bimbi piccoli e un complicato passeggino che viene smontato completamente dal babbo per passare il controllo. Io passo in un attimo rispettando le solite precauzioni: rimuovere la giacca in anticipo, indossare una cintura senza grandi parti metalliche, evitare di attirare l'attenzione del personale della sicurezza.
Passato il controllo, pare di essere gia' in Francia: niente bobbies in giro, solo flics. Il secondo controllo, per il passaporto, e' molto rapido. Dopo, poco da fare, in attesa del treno: due bar, un WH Smith, nient'altro. Arriva il momento dell'imbarco, saliamo al livello dei treni con un tapis roulant mal realizzato: devi tenere fermo il trolley, altrimenti rotola all'indietro.
Siamo nel vagone 14, con una minuscola fetta di finestrino a disposizione da cui osservare l'Inghilterra e poi la Francia correrci incontro. I sedili dell'Eurostar sono comodi ma meno spaziosi di quelli di altri treni ad alta velocità, come per esempio lo Shinkasen che presi a Taiwan .
Mi viene da pensare al TAV. Nonostante la Val di Susa sia per me una seconda casa, e il Moncenisio uno dei miei monti preferiti, e l'ambiente una delle mie preoccupazioni principali, mi farebbe piacere raggiungere Torino in treno e rapidamente.
Arriveremo a Bruxelles poco dopo le due, ora locale. Due ore di attesa, poi via con un altro treno verso Heiloo, in Olanda, dove ci attenderà il nostro ex collega Michael, nordirlandese che vive nei Paesi Bassi da qualche anno.
Argomenti: appunti di viaggio, Olanda, treni e ferrovie
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Buona Pasqua
(*): prima o poi imparero' il nome corretto di questi tre modelli.