DdV, la Diarrea del Viaggiatore. Come evitarla, come combatterla, e ricordatevi i fazzoletti di carta
27/06/2012 | Claudio_VL | 0 commenti- Hai comprato la solita maglietta col nome della destinazione, come fai ovunque?
- No, niente maglietta, questa volta.
- Avrai mica acquistato una pacchianissima sfinge cromata con luci LED negli occhi?
- Sarebbe stata un'idea carina. No, non l'ho comperata. Quest'anno, dall'Egitto, ho portato a casa qualcosa di speciale, che non si trova in negozio e non si compra.
- Sabbia! Hai raccolgo sabbia del deserto e l'hai portata a casa in una bottiglia o in un contenitore per pellicole!
- Noooo.
- Cosa, allora?
- Quest'anno ho portato a casa dall'Egitto una buona dose di DISSENTERIA!
- Che culo!
Dissenteria. Gastroenterite. Vendetta di Montezuma. Stomach bug. Termini che vengono spesso usati come sinonimi, e che hanno in comune il sintomo principale, la diarrea. Secondo il CDC (Centers for Disease Control and Prevention’s National Contact Center) statunitense, la diarrea del viaggiatore (chiamiamola DdV d'ora in poi) e' il malanno piu' diffuso tra chi viaggia, con 10 milioni di viaggiatori colpiti da questo disturbo ogni anno. La destinazione del viaggio e' un fattore determinante: piu' facile contrarre la DdV in America latina, Africa, Medio Oriente e Asia, piu' che in Europa o Nord America. L'igiene di cibo e bevande e' tra da tenere d'occhio. Durante un recente viaggio in Egitto, ci e' stato raccomandato di non bere l'acqua di rubinetto in albergo, e non usarla neppure per lavarsi i denti e, in generale, di evitare di bere acqua non proveniente da un contenitore (bottiglia) sigillato. Eppure la DdV e' arrivata. Cosa puo' essere andato storto?
1) In albergo pulivo lo spazzolino da denti con acqua di rubinetto, con sciaquo finale in acqua di bottiglia; avrei dovuto usare solo acqua in bottiglia;
2) Durante un'escursione nel deserto ho mangiato cibo che, per quanto cotto, poteva non essere perfettamente pulito;
3) Faceva caldo, circa 40 gradi.
Menziono il caldo in quanto sono stato colpito da DdV anche in Francia, in passato, durante una vacanza con caldo torrido nel Verdon. E anche nelle Marche. E in Veneto. Fattore comune: periodi prolungati di caldo elevato. Non dico sia un problema per tutti, ma per qualcuno lo e'.
Soluzioni?
Le solite, quelle che v'avra' raccomandato la mamma tante volte in queste circostanze: mangiare riso in bianco, purea, agrumi. Bere, in quanto la diarrea porta alla disidratazione. Dormire, aggiungo io, perche' di solito quando mi colpisce la DdV sono vittima di stanchezza generale.
Ci sono poi le medicine. Ho usato Enterogermina, in passato, ed ha funzionato, anche se non immediatamente. Ieri, dopo la sesta visita in bagno (alle dieci di mattina), sono sceso da Boots, la farmacia probabilmente piu' diffusa nel Regno Unito, a cercare una medicina adatta. Ho acquistato una confezione di Imodium Original (6 capsule) che reca l'ottimistica scritta "Can relieve diarrhoea in one dose". Di solito, con slogan come questi, la parola chiave e' "can", come dire "a volte funziona, altre volte no". E in questo caso, per fortuna, ha funzionato alla perfezione, con una sola dose, come promesso. Ho parlato col mio GP (General Practitioner, medico della mutua), che ha raccomandato di continuare coll'Imodium, bere del Lucozade (bevanda energetica che dovrebbe aiutarmi nel reintegrare i sali minerali persi in questi giorni) e mi ha dato una ricetta per degli antibiotici, nel caso i sintomi della DdV dovessero ricomparire.
Un'ulteriore raccomandazione per chi viaggia in Egitto
Portate con voi tanti fazzolettini di carta o, se volete, rotoli di carta igienica. In Egitto, in quasi tutti i bagni (in aeroporto, nei musei, al ristorante) c'e' qualcuno che vi chiede la mancia in cambio della carta igienica. In generale, anche con una mancia generosa e' difficile ottenere piu' di quattro fogli, che possono non essere sufficienti in caso di DdV. Meglio quindi avere una scorta di fazzolettini di carta con se'.
Argomenti: Egitto, salute, suggerimenti e raccomandazioni
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