Gran Bretagna, un paradiso per chi ama i treni
Riviste specializzate su qualsiasi argomento, comprese le ferrovie a scartamento ridotto
02/10/2012 | Di Claudio_VL | Commenti: 3Il trasporto di persone e merci su rotaia e' nato in Gran Bretagna nel XIX secolo, e insieme ai treni e' nata la passione per tutto quel che viaggia su rotaie, compresa l'attivita' del trainspotting e quella, praticata anche in Italia tanti anni fa soprattutto duranti afosi e oziosi pomeriggi estivi, di contare i vagoni dei treni di passaggio.
Per chi ama i treni e ne e' un conoscitore, non solo le stazioni ferroviarie, ma anche solo le edicole (*) sono un piccolo paradiso: come per ogni nicchia di mercato, grande o piccola che sia, anche per gli appassionati di treni esistono decine di riviste, facili da trovare. Eccone una selezione vista in un WH Smith (**) nel Surrey.
(*): piu' precisamente, i negozi dove si vendono giornali e riviste. Le edicole sono quasi scomparse, perlomeno in Inghilterra,al di fuori di quelle londinesi;
(**): La catena di negozi WH Smith, che vende giornali, riviste, libri, cancelleria, CD, DVD, e di questi tempi ospita anche uffici postali, e' responsabile per l'istituzione del codice SBN per la catalogazione dei libri, introdotto nel 1966 e adottato in seguito come standard (ISO 2108) nel 1970, e che costituisce la base per l'attuale standard ISBN, introdotto nel 1974.
Argomenti: cartoline, Gran Bretagna, treni e ferrovie, vivere in Inghilterra
Windjet: noi riapriamo; ENAC: fateci sapere
I mercati londinesi
Commenti (3)Commenta
ma alla passione per i treni di ogni epoca ,
c'e' ancora il desiderio di viaggiare in treno in G.B. ?
In Italia desiderio o meno , per le lunghe percorrenze , mancano i treni , gli unici che ci sono , solo per chi non ha problemi di notte a chiudersi in 2/3 metri cubi di cuccetta o vagone letto .
Trattandosi di compagnie ferroviarie private, i prezzi sono un pelino differenti da quelli italiani: secondo un articolo della BBC, fino a dieci volte maggiori che in Italia (fonte).
Due paragrafi dall'articolo in oggetto (tradotti):
Un abbonamento ferroviario annuale da Woking a Londra, compresa (in parte) la metropolitana di Londra, costa 3.268 sterline.
E i prezzi italiani a confronto:
Un abbonamento simile, da Velletri, periferia romana, a Roma costa solo 336,17 sterline.
La distanza e' di 22 miglia, il che significa che un passeggero italiano che faccia il viaggio di andata e ritorno cinque giorni alla settimana per tutto l'anno pagherebbe solo 3 pence al miglio.
Quei 3 pence al miglio pagati dal passeggero del treno Velletri-Roma equivalgono a 2 centesimi di euro al chilometro. Non so se i dati italiani siano corretti, quelli inglesi sono verosimili: io faccio ogni giorno circa 40km in treno spendendo circa 11 euro, il che significa che spendo 27 centesimi di euro al km.
E nonostante cio', agli inglesi i treni piacciono.
Caspiterina !
Quindi non oso a chiederti quanto al km in lunga percorrenza...
in Italia la lunga percorrenza per circa 1200 km di tratta , coperta in 18 o in 10 ore , si spende tra i 12 cent a km comprensivi di letto/cuccetta ai 9 cent a km posto a sedere , premettendo che si dovra' fare per il posto a sedere il Giro d'Italia Forzato per stazioni e allungamento tragitto.
Poi per i vari treni "freccia ecc. ecc." , se i prezzi sono ancora accessibili (a confronto della G.B.) ,
e per il sistema statale che e' ancora collegato , ma non credo che duri tanto , visto la piega(in positivo e non) che nell'ultimo anno sta' prendendo "trenitalia"
(+tagli+ottimizzazione+aumenti= in arrivo i privati (?) )