Spiagge di Perhentian, quanto mi mancate!
Nuotare con squali, testuggini e arlecchini di mare
03/12/2012 | Claudio_VL | 7 commentiInverno. Freddo, ghiaccio, neve e - quando va bene - pioggia. Hai presente quando qualcuno parla di stare davanti al caminetto sfogliando album di foto e raccontando storie di viaggi in luoghi lontani? Ecco, questi sono i giorni piu' adatti per fare cosi'. Starsene al calduccio mentre fuori gela, e ripensare ai bei posti visti. Queste foto sono state scattate alle isole Perhentian, in Malesia, e guardandole mi tornano in mente tante piccole cose. La sabbia rovente. I coralli a portata di mano, tanto che devi stare attento a non danneggiarli. I due lucertoloni (water monitor) che sbucano in spiaggia dai cespugli. Gli squali da un metro e mezzo che, quando gli nuoti dietro, devi chiederti se stanno scherzando con te o se stanno per farti un brutto scherzo. La solitudine delle spiagge: anche a settembre, e nonostante i tanti italiani, trovare cento metri di spiaggia deserta e' facile.
Argomenti: foto, isole, Malesia, mare e spiaggia
Commenti (7)Commenta
- caro VL, con che mezzo ci sei arrivato?
- di recente, navigando...sul web ho appreso del naufragio avvenuto nelle Filippine nell'agosto 1991, 9 turisti italiani morti perchè incautamente imbarcati su una "piroga" da fiume (con bilanceri), sovraccarica (di persone e bagagli), condotta non da marinai bensì da contadini che si erano improvvisati...imprenditori turistici..., senza salvagenti a bordo, senza razzi e senza radio, insomma persone allo sbaraglio;
- in Malesia rispettano gli standard di sicurezza?
Sono arrivato con un motoscafo piuttosto spazioso ma guidato a velocita' un pelino piu' alta di quella che avrei considerato raccomandabile (che poi e' la stessa reazione che ho quando sono in un taxi italiano, quindi non necessariamente indicativa di pericolo imminente); tutti i passeggeri indossavano il giubbotto di salvataggio. Le isole Perhentian sono pero' un'area dedicata al turismo, l'atteggiamento generale delle persone che ho incontrato era molto professionale.
Tieni presente che tutto e' relativo: appena si va a sud e a est, l'attenzione alla sicurezza diminuisce di parecchio rispetto ai livelli europei. In Asia credo che solo Singapore e il Giappone siano all'altezza degli standard occidentali sulla sicurezza in ogni parte del Paese e in ogni ambito sociale. Eppure, anche a Taiwan e a Hong Kong, tutti si allacciano le cinture di sicurezza da tanto tempo, e in Italia il 36% dei guidatori non le usa (link), probabilmente considerandole un'inutile oppressione dell'odioso governo ladro, oppure perche' "tanto guido solo in citta'".
Io mi preoccuperei di piu' dei mini-varani (water monitor, per la loro abitudine - mai osservta da me - di starsene in piedi sulle zampe posteriori ad osservare il piu' vicino specchio d'acqua), che erano lunghi oltre un metro, coda esclusa. Le reazioni di mia moglie e di mia sorella, che hanno meno familiarita' di me con queste simpatiche bestiole, m'hanno quasi fatto sentire coraggioso.
Non si tratta del Varano di Komodo (che non va in trasferta), queste lucertole non sono velenose. Dai, fatti mordere da loro!
A Singapore ho passato decine di ore (non consecutive) a fotografarli al parco di Pasir Ris, a Sungei Buloh e in altre parti dell'isola che ora non mi vengono in mente. Dovrei magari pubblicare qualche foto di animali esotici come questo e come il Mudskipper venuto da Futurama... ma non questa settimana, che ho in mente un progetto fotografico particolare, gia' iniziato (chiamiamolo provvisoriamente "Spiagge") e con sorpresa finale.
- in Sicilia conviviamo con i "gechi", lucertole NON velenose, dall'aspetto sgradevole che però si nutrono di insetti (quindi tendenzialmente utili);
- non è il massimo trovarsele in casa, quindi è essenziale installare zanzariere (preferibilmente con robusta e fitta maglia metallica)
- anche gli squaletti (!!) da un metro e mezzo NON sono di mio gusto, a questo punto meglio il bagno in piscina
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