Ryanair e il trolley-Godzilla
Per favore, non salite a bordo del suo aereo
01/04/2013 | Claudio_VL | 2 commentiRyanair e' brutta dentro, diceva la commessa di un negozio all'aeroporto a Caselle. Sono malvagi perche' ti fanno pagare tutti i sovrapprezzi immaginabili, non ti danno gratis neppure un caffe', e se potessero ti farebbero pagare l'aria che consumi durante il volo. Sono terribili, questi inglesi, conclude la commessa. Ma non sono irlandesi, chiede la sua amica in visita da un altro negozio? Stessa cosa, conclude la prima.
Sono in coda all'imbarco, Gate 2. Qualcosa mi colpisce sulle caviglie e mi sveglia dal mio torpore. Mi volto, e' un trolley, credo. Rosso e blu, con una fascia grigia nella zona intorno alla cerniera, credo piuttosto costoso, sicuramente molto pulito, forse al suo primo volo. Ma continuo a non essere sicuro che sia possibile chiamarlo "trolley", perlomeno non nell'accezione comune che questo termine ha nella lingua italiana. Piu' che una piccola valigia con rotelle adatta ad essere imbarcata come bagaglio a mano, questa e' una vera valigia, alta una sessantina di centimetri, larga quaranta-quarantacinque e profonda trenta, salvo che in un'area in cui in oggetto, forse un libro, causa un rigonfiamento di ulteriori cinque centimetri. Guardo la mia carta d'imbarco Ryanair, di fianco alla scritta WARNING sono riportate chiaramente le misure massime consentite per il bagaglio a mano: cinquantacinque centimetri per quaranta per venti, come in tutti i voli Ryanair, come indicato sul sito Ryanair, come ampiamente discusso su questo sito. Ma questo e' evidentemente un trolley che non vuole sentire ragioni, mica accetta di starsene in stiva, vuole salire in cabina. E' un trolley volitivo, testardo, pure aggressivo: e' il Godzilla dei trolley.
Il trolley-Godzilla riesce ad imbarcarsi in compagnia del suo stordito accompagnatore, senza problemi e senza sovrapprezzi, alla faccia della presunta severita' della Ryanair. Qualche minuto piu' tardi, a bordo, ci vorranno due assistenti di bordo per chiudere il vano in cui il gigantesco trolley-Godzilla si e' arrampicato (probabilmente da solo), occupando lo spazio di due bagagli e terrorizzando i piccoli trolley di misure normali. Nel frattempo, una passeggera percorre avanti e indietro il corridoio dell'aereo, cercando un vano in cui inserire il suo trolley.
La morale della storia? Il furbo che la fa franca col bagaglio vistosamente fuori misura non e' uno che "non fa male a nessuno". Per fare i suoi porci comodi, crea fastidi agli altri. Ci sarebbe di che reclamare contro la Ryanair, che non fa rispettare le dimensioni del bagaglio a mano e consente ad alcuni passeggeri di rubare spazio a quelli che rispettano le regole.
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