Lake District 2014, day 1: da Heathrow a Patterdale
In pullman e a piedi nei luoghi resi famosi dal Romanticismo inglese
05/06/2014 | Claudio_VL | 7 commentiDomenica 25 maggio, finalmente e' arrivato il momento di partire, non ne potevo piu' di girare online e per negozi alla ricerca di quel che mi serve (la maglia in pile e la giacca impermeabile sono stati acquistati solo ieri!). Con l'autobus alle otto e quarantacinque di sera, nel primo pomeriggio inizio a stipare tutto il materiale nello zaino. Andiamo bene, c'e' quasi tutto e siamo solo a dodici chili. No, male, mancano ancora varie cose! Il peso arriva a quasi venti chili, tolgo la fiaschetta col Marsala, la coperta in pile, uno dei due limoni (che hanno una doppia funzione, alimentare e disinfettante), altre piccole cose, e il peso dello zaino scende fino a diciassette chili.
Cena presto con mia moglie, e alle otto meno cinque esco di casa, traballante per il peso dello zaino. E' un'esperienza nuova, quest'escursione verso il Lake District. Non per la destinazione, che visitai per la prima volta nel 1989, ma per le modalita' di questa gita: 1) non vado spesso in vacanza senza mia moglie (anzi, non credo d'esserci mai andato, nei tredici anni da cui ci conosciamo), 2) non pianifico un viaggio da ... quando conosco mia moglie, 3) e' dal 1995 che non faccio un'escursione di piu' giorni in montagna (ok, quelle del Lake District sono colline), e 4) e' dagli anni Novanta che non faccio un'escursione in montagna/alta collina da solo.
In mezz'ora arrivo a piedi al Terminale 5 dell'aeroporto di Heathrow. Aspetto, aspetto, aspetto ancora, e l'autobus National Express che dovrebbe portarmi alla stazione degli autobus presso i terminali 1/2/3 non arriva. Sono le otto e cinquanta, il pullman e' in ritardo, scendo alla stazione della metropolitana e prendo un treno per T1/2/3, non mi va di aspettare. Tanta gente in attesa, alla stazione dei pullman. L'autobus arriva, prendo posto qualche fila dietro al guidatore. Partiamo alle nove e quaranta verso Victoria Station, il traffico sulla M4 e' intenso ma arriviamo, come previsto, alle dieci e venti.
Se la stazione centrale degli autobus di Heathrow era affollata, quella di Victoria Station e' affollatissima e un pelino squallida, e vale l'analogia con la statunitense Greyhound, sui cui pullman viaggia un'umanita' varia, spesso povera, a volte in cerca di avventura. Ma siamo nel Regno Unito, non negli USA, per cui la famosa frase di Bill Bryson ("La maggior parte delle persone che fanno lunghi viaggi in pullman appartiene ad una delle seguenti categorie: mentalmente disabili, energicamene schizofrenici, armati e pericolosi, sotto l'effetto di stupefacenti, appena rilasciati dalla prigione, o suore") forse e' eccessiva. Certo e' che qui a Victoria Station c'e' odore, come se la sala d'attesa (lunga, contorta, disordinata) contenesse le stesse persone da giorni, in attesa di kafkiani autobus condotti da buzzatiani tartari che non arrivano mai. Il mio autobus, per fortuna, arriva (puntuale) dopo un'attesa che (mi) pare interminabile. Zaino in stiva, salgo a bordo e mi siedo due file dietro al guidatore. Vicino a me si siede un altro passeggero, un informatico indo-britannico; scambiamo qualche parola, poi ciascuno si infila le cuffie, lui guarda un film, io ascolto la mia collezione musicale nello smartphone, da Trent Reznor a Goran Kuzminac passando per Nina Simone, i Foo Fighters e qualche brano piu' commerciale ("Dead Reckoning" di Clint Mansell, "Ready Steady Go" di Paul Oakenfold, il classico "Right Here, Right Now" di Fatboy Slim). Il vicino s'addormenta, beato lui. Io metto "Sinnerman" di Nina Simone in loop, indosso la mascherina da notte, reclino un po' il sedile, ma proprio non riesco a dormire. E tra una sosta e l'altra mi accorgo che, a queste latitudini, la notte piu' o meno dura quattro ore: il cielo si fa completamente scuro verso le undici di sera, ma verso le tre di mattina e' gia' di nuovo chiaro. Siamo nel nord dell'Inghilterra, ormai.
Dati foto: macchina HTC Legend, sensibilita' 228 ISO, obiettivo 3.53mm.
A Penrith arriviamo alle cinque e venti, con 20' di ritardo a causa dell'uscita della M6 bloccata per un incidente. Sono l'unico passeggero a scendere, il che mi pare un buon segno, non amo la folla. L'autobus riprende la sua corsa verso Inverness, io mi preparo ad aspettare l'autobus 508 per Patterdale. Poi ... scopro qualcosa che non era per niente nascosto, ma che non avevo notato: e' lunedi', e questo e' un bank holiday, il secondo del mese di maggio. Autobus e servizi vari rispettano l'orario festivo, oggi, per cui il mio pullman arrivera' alle nove e dieci, non alle sei e quarantacinque come previsto. Passo queste ore leggendo depliant nell'accogliente stazione, bevendo un cappuccino nel vicino McDonald's e usando la loro rete WiFi, visitando le rovine del castello di fronte alla stazione, e sognando un letto. Finalmente arriva il 508, salgo e pago cinque sterline per un tragitto di 21 chilometri.
Dati foto: macchina HTC Legend, sensibilita' 74 ISO, obiettivo 3.53mm.
Vista di Sheffield Pike da Patterdale.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/400 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 20mm.
Alle dieci sono a Patterdale. Visito il famoso negozio (l'unico del villaggio), col tabellone dei visitatori che prendono parte al "coast to coast" seguendo il percorso reso popolare da Alfred Wainright, che proprio in questo negozio inizio' a vendere le sue guide illustrate sul Lake District.
Dati foto: diaframma f/5, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/320 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 14mm.
Trovo il campeggio, che e' molto fuori mano: bisogna tornare indietro verso Glenridding, poi - arrivati all'altezza del George Starkey Hut, un "rifugio" - a fondo valle... - del Club Alpino Svizzero, si gira a destra (verso il lago), e dopo una camminata di venti minuti abbondanti dal negozio, finalmente si arriva all'ingresso del campeggio.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/250 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 20mm.
Una tenda, una notte, una persona, totale otto sterline. Interessanti le regole riportate sul retro della ricevuta: niente gruppi di soli maschi o sole femmine... niente gruppi superiori alle cinque persone salvo accordi precedenti, e grande enfasi sul tenere i cani al guinzaglio, sempre.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/100 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 20mm.
A parte la distanza dal "centro citta'" (un negozio, un pub con B+B, una cabina telefonica), il campeggio non e' male. Piazzo la mia tendina, una Vango Banshee 200, apro materassino e sacco a pelo, e mi butto a dormire, per cercare di recuperare qualche ora di sonno perso in pullman.
Dati foto: diaframma f/6.3, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/80 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 14mm.
Verso le tre e mezza mi sveglio e faccio una passeggiata fino a Glenridding, dove trovo un negozio di attrezzatura per escursionismo ben fornito (Catstycam), e una maggior scelta di alberghi, negozi e pub.
Ma in qualche modo mi sono gia' affezionato al negozietto di Patterdale, che funge anche da ufficio postale, e che vende tutto quel che puo' servire per un'escursione sulle (alte) colline intorno.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/60 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 14mm.
Torno in campeggio, preparo la cena: Lancashire Hot Pot della Wayfayrer. Appena aperta la confezione si vede che e' commestibile, ma non particolarmente stimolante. Ma appena il fornelletto inizia a scaldare questo pasto (e impieghera' meno di cinque minuti a completare l'opera), l'odore che si diffonde intorno alla tenda e' micidiale, come quello di uno spezzatino "vero". E il sapore non e' da meno, questa cena pronta e' stata un investimento. Mi faccio un cappuccino, poi vado a lavare tutto. Faccio un salto alla reception molto rustica del campeggio, presso una fattoria, e trovo una connessione Internet aperta. Vorrei segnalare il potenziale problema, ma ... il mondo lo salviamo un'altra volta, stasera utilizzero' qualche KB di traffico per pubblicare la pagella di posti visti e attrezzatura utilizzata in questo primo giorno di viaggio.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/80 sec., sensibilita' 400 ISO, obiettivo 14mm.
Nonostante un paio d'ore di sonno nel pomeriggio, dopo la cena e la redazione della "pagella" mi addormento in fretta.
Dati foto: diaframma f/8, macchina E-P1 , foto scattata il 26-05-2014, otturatore 1/80 sec., sensibilita' 400 ISO, obiettivo 14mm.
Argomenti: appunti di viaggio, foto Gran Bretagna, Gran Bretagna, Lake District
Commenti (7)Commenta
Ah, domani dovrei fare un volo in aliante, grazie anche a te, a come mi hai descritto quell'esperienza. Ok, anche grazie a Steve McQueen in The Thomas Crown Affair, ma soprattutto a te.
:-):-)
Un articolo a caso
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