I picnic che facevo con gli amici, in Italia, erano molto alla buona: un plaid sull'erba in funzione di tavolo e di letto, perché ci sono sempre quelli che dopo pranzo si addormentano; una borsa-frigo per le bevande, di solito gassate; tanti panini (prosciutto/salame/mortadella/speck/coppa , poi formaggio, una foglia d'insalata e un po' di salsa) preparati prima di uscire di casa, o acquistati in qualche eccellente negozietto anonimo. Il tutto era piuttosto pulito e rapido da preparare.
Gli inglesi no. Per loro il picnic è una cerimonia, e il cestello da picnic è al centro del rituale. E non costa poco: 50/60£ è il prezzo medio di un cestino come quello nella foto.
In vimini intrecciato, il tipico cestello da picnic ha scompartimenti separati per l'argenteria, per il pane, per le immancabili verdure (cetrioli e broccoli e altri ortaggi, per raggiungere i "five-a-day" raccomandati dai medici ), per il formaggio (Stilton inglese o brie francese, a seconda dello sciovinismo di chi prepara il cestello); bottigliette per i condimenti (aceto sempre, olio a volte), piatti in ceramica assicurati con cinghie di cuoio. Infine una bottiglia di vino bianco o di champagne (a volte Prosecco), con calici in cristallo.
Chi vorrà mai trasportarlo, poi, un cestino così pesante?
Se mia figlia vede un cestino cosi e legge la descrizione del Picnic all'inglese se ne innamora! Già adesso quando capita che facciamo una gita e mangiamo all'aperto si divorerebbe anche i sassi perché le piace mangiare all'aperto!
... E dopo tutta questa preparazione, il picnic inglese spesso si finisce col farlo in auto, nel parcheggio, a volte perché piove, altre perché il cestello è troppo pesante e nessuno vuole trascinarselo dietro fino ad aree piu' pittoresche.
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