Isolate case islandesi

Se ami la quiete, l'Islanda fa per te

29/12/2017 | Di Claudio_VL | Commenti: 0
In Islanda vive poca gente, trecentomila abitanti o poco piu', e oltre duecentomila vivono nella regione di Reykjavík, la capitale. Il resto e' sparso nel resto dell'isola (*), il che significa che quando un islandese parla di un suo vicino di casa, di solito si riferisce a qualcuno che e' minimo minimo ad un paio di chilometri di distanza.



(*): promemoria per gli amici che vogliono visitare l'Islanda ma che non hanno ancora iniziato i preparativi: l'Islanda e' un isola, non potete andarci col camper o con l'auto, a meno che vogliate prendere il traghetto dall'Islanda e sobbarcarvi poi una traversata di 47 ore (con prezzi che potete immaginarvi). In Islanda, di solito, si arriva in aereo e si gira poi con auto a nolo oppure in autobus o con tour organizzati. O in taxi, se riuscite ad organizzarvi.




Le case islandesi sono calde. Come ci hanno spiegato le titolari di due differenti bed & breakfast islandesi, l'Islanda e' autonoma per quanto riguarda la produzione di energia, ed utilizza soprattutto energie rinnovabili. Di conseguenza, l'energia costa relativamente poco, e le case vengono tenute sempre piuttosto calde.



Questa non e' una casa ... so sue me. L'Hof Cultural and Conference Center di Akureyri e' un bel blocco di cemento. Le mie conoscenze architettoniche potrebbero essere trascritte su un singolo fogliettino dei Baci Perugina, e lascerebbero tanto spazio bianco... ma credo che l'edificio sia in stile brutalista. Un amico architetto dice che
Una delle motivazioni pro-brutalismo è anche l'incapacità di fare di meglio.




Non credo queste tre baite siano residenze permanenti. Più facile che si tratti di posti dove passare il weekend, o forse saune.



Questa casa era sola e solitaria, nel mezzo del nulla, sulle colline nella parte settentrionale dell'isola, a molte decine di chilometri dal più vicino centro abitato (e da negozi, farmacie, cinema, bar).



Vivere in Islanda significa anche avere un minimo di fatalismo riguardo a quel che si può o non si può fare, nonostante quel che ci ha raccontato una signora ("non ho mai lasciato che nessuno mi dicesse che non ero in grado di fare qualcosa"). Quando c'è una tormenta, e le strade sono bloccate, o stai a casa o stai a casa. E allora le case vengono progettate e arredate per essere comode e accoglienti, calde e sicure, avvolgenti .. .anzi, abbraccianti, nella loro capacita' di farti rilassare. Ampie vetrate con tripli vetri, zero spifferi e doppie porte per tenere fuori il freddo, cose felpate e pacioccose ovunque. Hygge.



Ci sono tante fattorie, in Islanda. E tanti cavalli. Che non vedremo oggi.



Non un brutto posto per vivere.



Una ragazza svizzera che ora vive in Islanda ci ha detto che non le pesa, vivere qui. Poi ha ammesso che d'inverno l'isolamento e la poca luce diurna le pesano. Non e' per tutti, una vita a queste latitudini.



Arrivederci!
Argomenti: edifici, foto, Islanda

Commenti (0)Commenta

Non ci sono ancora commenti.

Domanda di verifica

Rispondi alla domanda seguente usando una sola parola, nessun numero.
Sette meno tre uguale...


Codici consentiti