In bici intorno a Heathrow, 5 aprile
L'estetica del fango
09/04/2018 | Claudio_VL | 0 commentiE' arrivata la primavera, in Inghilterra, ed e' una tipica primavera inglese. Il mercoledì spuntano i narcisi, il giovedì ci sono dieci gradi, il venerdì sono sedici e sembra estate, il sabato si scende a otto. Ogni giorno potrebbe piovere, e di solito capita. Ci sono tre stagioni ogni giorno, quando esci in bici ti conviene sempre avere dell'abbigliamento impermeabile.
Per cui, se fuori c'è il sole e le previsioni del tempo offrono ottanta probabilità su cento che non piova, meglio approfittarne per una pedalata. E per una "sana" pedalata, meglio allontanarsi dalla strade di grande traffico: intorno a Heathrow i sentieri e le bridleways (ippovie) sono numerosi, cosi' come le opportunità per qualche ora di tranquillità su due ruote
Paiono i campi delle Fiandre in cui cento anni fa si combatterono alcune tra le più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale. Invece ci sono solo io, e per fortuna l'accesso e' libero, non sto rovinando il raccolto di nessuno. Si tratta di un parco tra il Terminale 5 di Heathrow e la M25, la tangenziale di Londra. E' una discesa, ma grazie alla tenace presa del fango, mi sono trovato a dover spingere la bici.
L'estetica del fango esiste, me ne sono accorto quand'ero piccolo, osservando le foto su un libro di fotografia. C'era il primo piano in bianco e nero di un fantino dopo una gara, gli occhi stanchi, il viso ricoperto di fango. Una foto e una faccia di una bellezza eroica. Ma forse e' solo il fango a dare dignita' e tono epico a qualcosa di ... ricreativo (il fantino, il prato vicino alla M25), rendendoli simili alle foto dei soldati in trincea.
Il fango e' una maschera che dona dignita': non diciamolo troppo ad alta voce, o rischiamo di ritrovarci con politici poco seri che sguazzano - NON in senso figurato - nel fango per darsi un tono.
Vivere lungo un fiume dev'essere differente da vivere in una via qualsiasi di un paese qualsiasi, in Inghilterra o in Italia o altrove. Se guardo fuori dalla finestra vedo il furgone del mio vicino parcheggiato malamente cosi' da occupare due posti, vedo passanti, ogni tanto qualche cavallo col calesse dietro. Chi vive lungo un fiume si vede passare davanti pesci vivi e morti, e spazzatura, e acqua, e deve badare al livello del fiume, perche' "altrimenti c'e' da mettere i rialzi sotto le gambe del pianoforte" (sentita lungo il Tamigi).
Questo pero' non e' il Tamigi, e' solo il Colne Brook, un torrente che nasce dal fiume Colne.
E questo e' un breve tunnel, ovviamente allagato. Non c'erano topi morti o immondizia, ma si tratta di un'eccezione, come vedremo.
La foto seguente mostra un bel posto tra Harmondsworth e West Drayton, a nord dell'aeroporto.
Poche centinaia di metri piu' a nord, stesso corso d'acqua, ma pieno di spazzatura.
Ho compiuto cinquant'anni (*). Notizia bomba, per i "sessantottini", quelli che grazie/per colpa del loro anno di nascita si ritrovano - senza merito ne' colpa - nello stesso club di quelli che, nel Sessantotto, cercavano di cambiare il mondo facendo barricate, proteste di piazza e mettendo un fiore nei cannoni di qualcun altro.
Non so se sia un gesto di ribellione contro il consumismo, questo: fare escursioni con una bici usata, che ho da diciassette anni, che non e' superleggera, non ha i pignoni "giusti", con cerchi di cui non conosco a memoria le dimensioni.
(*): eppure ho la testa di quando ne avevo diciannove, e rivorrei quella che avevo a quattordici anni.
Quest'edificio e' noto, tra i residenti dell'area, come il Terminale 6 di Heathrow. E' la sede della British Airways, immediatamente a nord-ovest dell'aeroporto.
Un minuscolo ma solido ponte. Qualche obbrobrio sullo sfondo. In primo piano, una bici con borraccia vuota e computer non funzionante. Lubrificata solo occasionalmente con il WD40.
Il Tamigi (non fotografato in quest'occasione) e' gonfio d'acqua, e anche le strade intorno all'aeroporto non sono da meno.
Un punto informativo vicino al Colne Valley regional park. Niente gabinetti, niente fontanelle... ma in caso di pioggia fa già comodo avere un tetto sulla testa.
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