Una doccia greca, e Archimede si rivolta nella tomba
Quante cose si possono sbagliare nel progettare una doccia?
21/07/2018 | Claudio_VL | 0 commentiArchimede da Siracusa visse ventidue secoli fa, e immagino che i greci (e i siracusani) ne siano ancora orgogliosi, visto che, come Leonardo da Vinci, il greco era dotato di rara genialità ingegneristica.
Se Archimede fosse ancora vivo, e dovesse capitare in questa doccia di un hotel a cinque stelle a Kos, in Grecia, si metterebbe le mani nei capelli, poi prenderebbe un martello e sfascerebbe l'intero bagno. Quante cose si possono sbagliare, nel progettare e installare una doccia?
Già nelle isole greche si parte in svantaggio, visto che la carta igienica usata va gettata nel cestino anziché nel WC. Poi inizia il macello della doccia: il pannello di cristallo serve per evitare di trovarsi col pavimento allagato, e va installato nel lato della vasca da bagno in cui c'è la doccia, NON come hanno fatto in questo caso.
Gli asciugamani, per converso, vanno tenuti lontano dall'acqua, non a pochi centimetri dalla testa di chi si fa la doccia, dove riceveranno spruzzi.
E visto che l'altezza media di uomini e donne è in aumento ovunque, un supporto-doccia adatto a persone alte fino a 1,40m farà la gioia di pochi e complicherà la vita a tanti.
Archimede avrebbe probabilmente qualcosa da dire anche su pavimento che, privo di inclinazione nella zona vicino alla doccia, trattiene l'acqua senza lasciarla scorrere via.
Argomenti: alberghi, casa e case, design, Grecia
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