Tre visite a Stonehenge

17/12/2019 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Quest'anno sono andato tre volte a visitare Stonehenge: in aprile, luglio e agosto. Tre comitive differenti, con amici e parenti dall'Italia e da Taiwan, e con approcci e livelli d'interesse molto differenti: è difficile trovare una famiglia o un gruppo di amici in cui tutti vogliono visitare la stessa destinazione, di solito ci si deve affidare a compromessi come "se visitiamo il museo d'arte moderna, poi andiamo a vedere G-BOAB a Heathrow, ok?". Il circolo di pietre di Stonehenge è un luogo ideale per osservare i differenti tipi di turista (o viaggiatore, se preferite), ed anche le eventuali discussioni in altre comitive, se i megaliti neolitici non vi bastano.

Per prima cosa: bisogna arrivarci, a Stonehenge. Si trova a quasi 120 km dall'aeroporto di Heathrow, e non c'è un veicolo che vada direttamente dalle stazioni della metropolitana dell'aeroporto fino al circolo neolitico. Auto e moto sono probabilmente i veicoli più adatti, ma la strada - la A303, la strada principale per andare nel Devon e da li' ancora più ad ovest, in Cornovaglia - è spesso intasata di traffico, per cui è normale impiegare un'ora e mezza per raggiungere Stonehenge da Heathrow.

Le code non finiscono quando si scende dall'auto...


Arrivati a Stonehenge bisogna parcheggiare, per fortuna il parcheggio è vasto e le aree con posti liberi vengono indicate dal personale di servizio. Se arrivate al parcheggio senza biglietto e senza tessera National Heritage / National Trust, vi verrà chiesto di pagare 5 sterline, che verranno poi scalate dal biglietto d'ingresso.

L'area di Stonehenge è gestita da English Heritage, organismo pubblico che controlla centinaia di siti di interesse storico in Inghilterra. Il biglietto d'ingresso costa 19 sterline a testa (£11,40 per i giovani fino a 17 anni), ed è consigliabile acquistarlo online e ritirarlo all'ingresso del sito dopo una breva coda. L'altra coda, quella per acquistare il biglietto sul posto, può richiedere un'ora. La tessera del National Trust da' diritto all'ingresso gratuito (c'è comunque da fare una coda, ma più breve).

Non posso non menzionare un'opzione a basso costo: potreste decidere che non vale la pena spendere diciannove sterline a testa, considerato che non è possibile avvicinarsi a meno di nove metri dalle pietre. Potreste quindi parcheggiare lontano da Stonehenge e dal suo parcheggio ufficiale e girare intorno al monumento - rimanendo su terreno pubblico, senza pagare il biglietto - fuori dall'area curata da English Heritage, ad una distanza di alcune decine di metri dalle pietre. Fate voi. Non ci sono molte aree per parcheggiare gratis, ma se amate camminare all'aria aperta in pianure piene di storia e di leggende, e siete parsimoniosi per natura o per necessita', questo tipo di itinerario potrebbe fare al caso vostro.






Superata la biglietteria si può visitare una mostra di oggetti del periodo neolitico, al coperto, oppure la riproduzione di un villaggio dello stesso periodo. Come sempre avviene in Gran Bretagna, le condizioni meteorologiche potrebbero influenzare la vostra decisione.



Si pone ora una scelta: prendere la navetta fino al circolo neolitico oppure raggiungerlo a piedi? Sono circa due chilometri, consiglio quindi la navetta, a meno che abbiate tempo ed energia a disposizione: la camminata non aggiunge molto alla visita, può essere utile soprattutto per spiegare il ruolo e la posizione del sito di Stonehenge in relazione al traffico commerciale e alle aree sacre del Wiltshire (piana di Salisbury e dintorni). In caso di pioggia o maltempo, circostanze piuttosto frequenti, non credo avrete dubbi: meglio dieci minuti seduti in un minibus che un'ora nei prati, con gli scarponi sempre più pesanti per via del fango, con figli/mogli/mariti che si lamentano e vorrebbero tornare al bed & breakfast.

- Mamma, dove sono i dolmen e i menhir, non li vedo!
- Sii paziente. E sono sarsen, non dolmen o menhir.



Il circolo, finalmente. Questo è il momento delle reazioni: se hai con te persone che hanno chiesto di visitare Stonehenge, probabilmente allungheranno il passo per avvicinarsi alle pietre; quelli che avrebbero preferito visitare un pub rallentano, hanno la delusione stampata in faccia: il circolo di pietre di Stonehenge è davvero composto da pietre (sarsen e ardesia/basalto), e non è neppure completo. Proprio come in tv.



Attenzione spoiler: potete avvicinarvi davvero alle pietre solo in occasione del solstizio d'estate o di quello d'inverno: in quei giorni (il più lungo e il più corto dell'anno) è consentito salire sulle pietre giacenti sul terreno, mentre scalare quelle erette rimane vietato, come dimostrato da questo tizio.



Le pietre più grandi pesano tra le venticinque e le cinquanta tonnellate. La struttura è basata su triliti, cioè gruppi di tre pietre di cui due (piedritti) sono disposte verticalmente e in funzione di sostegno, con la terza a fungere da architrave.



Ho menzionato ripetutamente le condizioni meteorologiche: non mi è mai capitato di visitare Stonehenge in giornate di pioggia costante, al massimo qualche spruzzo. Ma non ho mai neppure sofferto il caldo, durante queste visite.



Scavi e ricerche portano a pensare che Stonehenge potrebbe essere stato, fin dall'età della pietra, un luogo sacro, o un'area con funzioni di sanatorio e di ospedale, o un cimitero, o un'area destinata a sacrifici rituali, oppure un osservatorio e un gigantesco calendario solare. Nel corso dei millenni il sito potrebbe aver svolto tutte queste funzioni, ma va ricordato che la posizione delle pietre non rispecchia quella originale, e che alcune pietre sono state spostate nel corso del tempo.



La pianura di Salisbury ospita da millenni insediamenti umani, rotte commerciali, e tante battaglie. Per chi ama archeologia e storia, Stonehenge non è l'unico luogo interessante: il circolo megalitico di Avebury, il mound di Silbury Hill, gli insediamenti e le fortezze di Battlesbury Camp, Durrington Walls, Bratton Castle, Arnbury Castle, Sidbury Hill (attenzione: nonostante il nome, questi "castles" non sono castelli). West Kennet Long Barrow. Il Campo di Vespasiano.

Tra pochi giorni ci sarà il solstizio d'inverno. Quasi quasi faccio quattro...



Argomenti: archeologia, destinazioni, Inghilterra, National Trust, storia, World Heritage

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