Alle isole Orcadi in moto

Scansioni così così per un viaggio memorabile

28/09/2025 | Claudio_VL | 0 commenti

Avevo ventidue anni, una Moto Morini 3 1/2 (si legge treemezzo), voglia di viaggiare e pochi soldi in tasca, nonostante avessi un lavoro fisso (per chi ha meno di cinquant'anni: quello del "lavoro fisso" era un concetto popolare nel XX secolo: venivi assunto, ti presentavi sul posto di lavoro cinque giorni alla settimana per otto ore, e alla fine del mese ricevevi uno stipendio di importo prevedibile).

Era estate, credo l'Italia fosse arrivata terza ai Mondiali, giocatisi a casa nostra. Nel senso che la "finalina" venne giocata proprio a Torino, contro l'Inghilterra. Sara' stato Highlander (che porto' ad un'ondata di turisti verso la Scozia che precede quella di Braveheart) a farmi decidere di visitare la Scozia, oppure un ipotetico antagonismo verso l'Inghilterra? (Ipotetico in quanto non sono mai stato anglofobo, e sarei poi andato, undici anni dopo questa gita in Scozia, a vivere in Inghilterra.)

Alle isole Orcadi in moto

Moncenisio, il mio passo preferito, per motivi inspiegabili

Insomma, partii d'estate, con una Morini 350cc, due valige Krauser di ennesima mano, un bauletto Givi, e un manubrio alto, massimo insulto per i cultori del treemezzo. Ma il mal di schiena coi mezzi manubri non è gradito neppure intorno ai ventidue anni.

La prima notte campeggiai a Nuits-Saint-Georges. Italieeeen! mi sentii urlare con forte accento francese da uno dei bungalow del campeggio mentre preparavo fagioli & tonno col mio fornellino. Fu l'inizio di una serata con francesi, danesi e inglesi, con birra, Pastis e altre bevande. Rimasi in quel campeggio due notti, cercammo di visitare il consolato italiano a Digione ma era domenica, e a fine serata venni lanciato in un laghetto. You had to be there.

La terza notte campeggiai vicino ai faraglioni di Fecamp e Etretat (vedi foto). Girai in moto, vidi monumenti dedicati agli aviatori che, prima di Charles Lindbergh, tentarono senza successo la traversata solitaria dell'Atlantico.
Alle isole Orcadi in moto


Presi il traghetto, sbarcai in Inghilterra e la attraversai rapidamente, per quanto poteva consentire la mia moto. Passai da Mansfield, vicino alla foresta di Robin Hood, a salutare dei vecchi amici (conosciuti l'anno prima). E poi entrai in Scozia.

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L'abbazia scozzese di Jedburgh è una delle prime cose che vedi, passato il confine.
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A Edimburgo ebbi una delle più grandi sorprese della mia vita di turista poco informato (categoria molto popolosa, prima di Internet): nel cuore della capitale scozzese c’è una collina, sulla collina c'è un parco chiamato Holyrood Park, e se chiedi gentilmente alla polizia, ti ci accompagnano pure!
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Passai dal castello di Blair Atholl. Non lo trovai memorabile, nonostante le tenebrose leggende. Sara' che i cieli scozzesi erano già piuttosto tenebrosi per conto loro, quell'estate.
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Ad Inverness fotografai ponti. Tanti ponti. Troppi ponti? Eccone uno.
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Arrivai a Dunrobin Castle dopo l'orario di chiusura, e dopo una spettacolare sbandata a 110km/h in rettilineo, grazie ad un colpo di vento notevole. Ecco tutto quel che vidi del castello...
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Un qualsiasi panorama scozzese. Se vi pare somigli a The Tetons and the Snake River di Ansel Adams vi ringrazio, e vi invito a comprare un nuovo paio di occhiali. Come dicevo nel sottotitolo di questa pagina: questo fu un viaggio memorabile, ma le scansioni delle mie diapositive sono così così, ad essere generosi.
Alle isole Orcadi in moto


La mia destinazione, pero', non era semplicemente la Scozia: volevo andare alle isole Orcadi, immediatamente a nord della Scozia. Prendo il Traghetto a Scrabster dopo aver guidato per 2.350 km, e finalmente sbarco a Stromness, nelle Orcadi. Piene di circoli di pietre preistorici, come questo, il Ring of Brodgar, e le standing stones of Stenness.
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Il villaggio neolitico di Skara Brae, sito World Heritage dell'UNESCO.
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Preservata splendidamente, Skara Brae.
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Altra sorpresa per chi arriva alle Orcadi senza aver studiato: l'Italian Chapel!
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Una cappella costruita durante la seconda guerra mondiale dai prigionieri di guerra italiani, che venivano impiegati nella costruzione delle Churchill Barriers (massicciate difensive per evitare ulteriori devastanti incursioni della Kriegsmarine tedesca nella base della Royal Navy a Scapa Flow). Nei ritagli di tempo, i nostri connazionali costruirono questa cappella con baracche militari Nissen e materiale di recupero. Le biciclette danno un'idea delle minuscole dimensioni della chiesetta.
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Una spiaggia, o scogliera, o pietraia. Non si va a prendere il sole e a fare il bagno, alle Orcadi: in ostello avevo il riscaldamento acceso tutto il tempo. A gettone, come si usava qui, e anche la doccia era a gettone.
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Un tramonto sull'oceano a nord dell'ostello di Evie dove dormivo, alle undici di sera (!).




L'ingresso della Tomb of the Eagles, tomba neolitica... l'avrete capito, cinquemila anni fa le Orcadi erano un luogo importante, popolato, forse persino all'avanguardia, e in seguito furono un centro importante dei vichinghi nelle isole britanniche.
Nella Tomb of the Eagles si entra sdraiandosi su un carrellino su ruote e avanzando a forza di braccia. L'interno era piuttosto buio e anche vagamente claustrofobico, o quantomeno impone di badare a non sbattere la testa, se siete più alti di un metro e cinquanta.

Alle isole Orcadi in moto


Nella tomba vennero trovate decine di migliaia di ossa umane e di aquile di mare, probabilmente seppellite insieme per motivi rituali. Ecco un cranio umano. Venni preso in giro dalla proprietaria della fattoria su cui si trovava la tomba: "i crani femminili trovati nella tomba mostrano che le donne trasportavano carichi sul cranio... proprio come avviene tuttora in Italia". Non risposi in modo sufficientemente arguto (risposta del 2025: "perlomeno le donne italiane non prendono il cognome del marito", ma questa è una risposta basata sulla mia esperienza personale).
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Scogliera. Piena di nidi di uccelli, ma neppure l'ombra dei puffin, le pulcinelle di mare. Al rientro in Italia, tutti gli amici che non sapevano che le Orcadi esistessero mi chiesero "hai visto i puffin?" No. Saranno stati tutti in vacanza a Riccione.
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Scogliera a Birsay (sempre alle Orcadi) col Kitchener Memorial. Lord Horatio Herbert Kitchener, famoso comandante militare e protagonista di un popolare poster per il reclutamento, era a bordo dell'incrociatore Hampshire quando questo fini' su una mina.
Ho provato a scalare il monumento, con l'entusiasmo dei vent'anni o giù di lì: tirava troppo vento e la scogliera sull'oceano era troppo vicina, ho lasciato perdere.
Alle isole Orcadi in moto


Al ritorno sulla terraferma scozzese: Dunnet Head (e la mia Morini). La località di John O'Groats è convenzionalmente considerata il punto più a nord della "terraferma" britannica, ma Dunnet Head è ancora più a nord.


Nel nord della Scozia capitai a Wick e vidi una cerimonia con ospite la Regina Madre. Uno dei miei imprevisti incontri con la famiglia reale britannica (che è made in Germany).
La regina madre a Wick

Tornai a casa, vicino a Torino. Raccontai il viaggio agli amici, poi li sottoposi ad infinite serate con proiezione di diapositive (quant'erano pazienti i miei amici!).
Beh, sembravano infinite, ma in realtà scattai non più di cinque rullini da 36 foto, per un totale di 180 immagini, più o meno tante quante le foto che ora, con lo smartphone, facciamo alla colazione.


Argomenti: chiese e templi, foto Gran Bretagna, Gran Bretagna, isole, Moto Morini, mototurismo, racconti, Scozia

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