Fare acquisti negli Stati Uniti: pantaloni da escursione, alias cargo pants

18/11/2007 | Claudio_VL | 0 commenti

Mi servono dei pantaloni robusti con tasche extra, per escursioni (ma dove ca**o dovro' andare? E' dal 1999 che non faccio niente di avventuroso!). Giro alcuni negozi, vedo che i prezzi sono tra i 22 e i 30 dollari, e che le mie taglie (30 o 32 di vita, 32 o 34 di gamba) non sono facili da trovare.

Vado da Wal-Mart, il supermercato statunitense piu' economico, e trovo un paio di pantaloni come li voglio io (chiamati qui 'cargo pants') a 16 dollari; non posso provarli perche' sono le 23 e 50 e il supermercato chiude tra dieci minuti e i camerini sono chiusi col nastro adesivo. Li compro, a casa scopro che sono un po' larghi e pure un po' corti (ma che cavolo di corpi hanno gli americani, o e' colpa mia?). La mattina dopo li indosso in ufficio (e' un "Casual Friday", quindi posso sostituire camicia/pantaloni seri/scarpe serie con maglietta/jeans o appunto 'cargo pants'/scarpe da ginnastica). La lunghezza puo' anche andare bene, ma sono davvero troppo larghi. Li riporto indietro da Wal-mart e ottengo il rimborso dovuto.

Vado quindi da Macy's, un negozione qui vicino che ha di tutto, anche se piu' che altro sono prodotti costosi e di marca (Tommy Hilfiger, Lacoste, Dockers, ed altre marche note negli USA). Trovo dei bei pantaloni, Dockers, taglia 32-32 (32 pollici in vita e 32 di lunghezza gamba), abbastanza sgalfi da non spaventare animali selvaggi (anatre, scarafaggi, scoiattoli), ma non cosi' smandrappati da non poter essere utilizzati per andare in ufficio il venerdi'. Costano 30 dollari, li compro. A casa li provo e mi paiono troppo larghi di gamba, anche questi. Li riporto indietro il giorno dopo. La commessa mi dice che li hanno in un'altro negozio Macy's in taglia 30-32, che dovrebbe essere la mia. E' gentile, mi dice di non andare in quel negozio apposta per i pantaloni, visto che il database degli articoli disponibili e' sempre in arretrato di due-tre giorni sulla realta'. Vado comunque, non li trovo (non trovo neppure l'area del negozio in cui dovrebbero essere i prodotti Dockers, non solo i pantaloni!).

Qualche giorno dopo torno da Macy's, riprovo gli stessi pantaloni che avevo acquistato (taglia 32-32), decido che dopotutto non sono troppo larghi, vado a pagarli e scopro che il prezzo e' salito a 45 dollari! Troppo, non li prendo. Torno due giorni dopo, il prezzo e' sceso a 42 dollari. Mi chiedo se abbiano messo un bambino di due anni a giocare con i prezzi dei pantaloni (non con le etichette: col loro sistema informatico). Cerco altri pantaloni che, secondo il loro sito, dovrebbero essere adatti e intorno ai 30 dollari. Non ci sono. Aaaaahhh... ma siamo vicino ai saldi del Veteran Day, quindi c'e' ancora speranza!

E' sabato, il lunedi' successivo (12 novembre) ci saranno ribassi. Torno lunedi', e come per magilla il prezzo e' ora 35 dollari. Riprovo i pantaloni (ormai e' come se fossero miei, e' lo stesso paio che ho gia' provato tre volte, l'unico 32/32 marrone chiaro presente in negozio), vado alla cassa per pagarli. Sono sorpreso, il prezzo rimane costante per tutto il tragitto (ben due minuti di cammino nel negozio)! La signora e' la stessa che m'aveva segnalato l'altro negozio in cui avrebbe dovuto esserci la taglia piu' piccola. Le racconto le vicissitudini della mia ricerca. Mi dice di conservare lo scontrino e di tenere d'occhio il negozio, perche' il prezzo di questi pantaloni potrebbe scendere ancora nei prossimi giorni.

Che fluttuazioni, pare il mercato azionario...

Argomenti: abbigliamento, acquisti, attrezzatura, prezzi, Stati Uniti

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