Singapore Art Museum: arte e cena, tutto gratis
07/11/2008 | Claudio_VL | 0 commenti
Venerdi' sera, fine della settimana lavorativa. Sono a Singapore ed esco molto raramente, ma di fronte a certe tentazioni e' impossibile resistere: l'ingresso al Singapore Art Museum (SAM) e' gratuito, il venerdi' dalle 18 alle 21. "Gratuito": una parola che, per i viaggiatori dal braccino corto ha un suono eccitante quanto "Sono Angelina Jolie e ti voglio qui, ora!". Prendo l'autobus 36, scendo troppo presto, prendo il 124, scendo troppo tardi, i 32 gradi (38 percepiti, considerando l'umidita') si fanno sentire e suppongo abbiano bloccato il 99% dei miei gia' non numerosi neuroni), risalgo sul 124, scendo in Orchard Road, la strada principale dello shopping a Singapore. Cammina cammina, arrivo al Singapore Art Museum verso le sette e venti di sera, un'ora e mezzo dopo aver lasciato l'ufficio. Sei isolati dall'ufficio in cui lavoro, ma avevo deciso di arrivarci senza sudare ...
Entro al SAM, tanta gente in abiti eleganti da vernissage, altri con abbigliamento estroso (al confronto, il Prince di "Purple Rain" vestiva sobriamente) che sembrano gridare "trasudo arte da tutti i pori!", e anche un tipo che sembra capitato li' per caso, vestito come me. Ah, e' uno specchio, quello ... Visito la mostra sull'arte coreana, "Transcendence: Modernity and Beyond in Korean Art"; visito le varie gallerie del museo; mi accodo ad un gruppo di visitatori che sta ascoltando Ong Kim Seng, un pittore nativo di Singapore, cui il museo dedica la mostra "Heartlands: Home and Nation in the Art of Ong Kim Seng". I suoi acquarelli mostrano una Singapore che non esiste piu', a volte sovrapposta a quella attuale, e Mr. Ong offre un resoconto vivido delle sue esperienze ("Queste prime tele sono piccole perche' quelle grandi costavano troppo, negli anni settanta", "Mia madre usava i miei dipinti per bloccare le infiltrazioni d'acqua dal soffitto ..."). Artista e artigiano, dov'e' la soglia tra l'uno e l'altro, rifletto. Un ruggito mi distoglie dai miei pensieri: il mio stomaco reclama. Ritorno al pianterreno, e noto alcuni tavoli imbanditi, nei giardini del museo; gente mangia, camerieri girano con bicchieri sui vassoi. Sara' un buffet per ospiti selezionati? Mi seleziono da solo e, forchetta e piattino alla mano, mi servo una portata di simil-ravioli che in realta' sono alimenti venuti da un altro pianeta, piccanti quanto l'idea platonica della peperoncinita'! Eppure Tiziano Terzani aveva scritto che i cinesi non mangiano piccante ... si sara' sbagliato. Sazio, passo al tavolo del vino e mi viene servito un rosso decente. Scatto foto alle fontane in giardino, con stomaco e senso artistico soddisfatti.
Quindi, se amate l'arte, gradite spendere poco e siete a Singapore, segnatevi sull'agenda: venerdi' dalle sei alle nove di sera, arte e cena gratis al Singapore Art Museum.
Link: Sito del Singapore Art Museum
Argomenti: Mangiare e bere a Singapore, musei, Singapore, vivere a Singapore, vivere low cost
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