Viaggio in Cambogia: l'attrezzatura fotografica

07/10/2009 | Claudio_VL | 0 commenti

Durante il recente viaggio in Cambogia, come sempre, ho portato troppe cose, per quanto riguarda l'attrezzatura fotografica. E come sempre, qualcosa che sarebbe servito non era nello zaino. Per fortuna, niente si e' guastato durante il viaggio, anche se un problema con le schede di memoria Sandisk da 8Gb mi ha fatto temere d'aver perso delle foto. Ecco cos'avevo con me:

Un corpo macchina Nikon D300: comprato usato due giorni prima della partenza per rimpiazzare la D40 (vedi sotto), ha prodotto ottime immagini. Certo, sarebbe stato utile fare un po' di pratica, in particolare mi sarebbe servito sapere che il bracketing va attivato e poi disattivato. Altro piccolo inconveniente, le due schede CompactFlash da 8Gb che avevo con me hanno dato un errore arrivate a 23 foto (JPEG) dalla fine dello spazio a disposizione; temevo d'aver perso tutte le foto scattate, per fortuna non e' successo. L'errore sembra causato da una differenza tra lo spazio residuo a disposizione sulle schede e lo spazio "visto" sulle schede dalla D300, e potrebbe essere risolto formattando le schede CF in Windows anziche' tramite la macchina fotografica. Apprezzatissima la capacita' della D300 di produrre foto decenti anche a 6.400 ISO. 6.400 ISO! Dieci anni fa usavo raramente 1.000 ISO per evitare immagini sgranate, e ora ho a disposizione 6.400 ISO. In parte e' progresso, in parte si tratta di ridefinire cosa si intende per "foto decenti": il passaggio al digitale ha portato ad un abbassamento delle aspettative in fatto di qualita' dell'immagine finale, mi pare.

Un corpo macchina Nikon D40 di riserva: il suo mezzo chilo si nota a malapena, nello zaino. La D40 e' passata da titolare a riserva (causando quindi l'acquisto della D300) a causa della rottura del display. Il suo utilizzo durante il viaggio e' stato limitato al tragitto hotel-aeroporto il giorno del ritorno, quando tutte le schede CompactFlash della D300 erano sature. Probabilmente faro' riparare il display (preventivo: 200 S$, circa 100 euro).

Un obiettivo Nikkor 18-105mm. Acquistato contemporaneamente alla D300, usato. Luminoso a sufficienza, leggero a sufficienza, e con un'estensione sufficiente a coprire la maggior parte delle opportunita' fotografiche, ad esclusione delle foto all'interno dei templi, per le quali e' stato necessario usare uno zoom grandangolare (vedi sotto). L'obiettivo e' dotato di VR (Vibration Reduction), che - insieme alla buona resa della D300 ad alte sensibilita' - permette di fare foto con pochissima luce.

Uno zoom Sigma 10-20mm. Buon obiettivo, ideale per fotografare negli interni piu' angusti. Nient'altro da dire, se non che sarebbe bello avere un 10-105mm, in modo da non dover neppure passare dal 10-20mm al 18-105mm. Certo, a questo punto tanto varrebbe sperare che qualcuno metta in commercio un 10-500mm che sia luminoso, leggero, con elevata qualita' ottica e pure economico.

Un obiettivo Nikkor 55-200mm f/4-5.6G DX AF: un nome lungo per un obiettivo leggero, compatto ed economico (si trova usato a 100 euro). Ho pensato a lungo se fosse il caso di lasciarlo a casa, visto che il 18-105 arriva ad una focale "tele" sufficiente per me, abituato al 18-55mm della D40 e al 10-20mm che uso di frequente. Visto peso e ingombro, consiglio di avere sempre quest'obiettivo in un angolino dello zaino (sempre che non abbiate a disposizione un altrettanto compatto 70-300mm). Sarebbe stato meglio aver avuto a disposizione la versione VR (Vibration Reduction), come ho verificato facendo foto in bracketing al tramonto di Ta Prom a 200mm. Difficile sovrapporre tre immagini dello stesso tramonto per provare a fare dell'HDR.

Un vecchio Nikkor 50mm 1,4 con messa a fuoco manuale: ho pensato potesse essermi utile per fare foto di notte a Siem Reap, ma i tre stop di vantaggio sul 18-105mm (usato a 50mm) sono stati vanificati dalla difficolta' di mettere a fuoco con poca luce, e dalla scarsa resa alla massima apertura. Quest'obiettivo ha passato tutto il tempo nello zaino, tranne un quarto d'ora della prima sera. Un 50 1,8 AF sarebbe stato piu' pratico.

Tre schede CompactFlash Sandisk Ultra II, di cui due da 8Gb e una da 4Gb. Venti Gb per tre giorni e mezzo, basteranno, no? No. Il primo giorno (venerdi', mezza giornata passata sul lago Tonle' Sap) e il secondo (sabato: Angkor Wat, Ta Prohm, Bayon e altri templi) ho scattato in RAW + JPEG Basic; il terzo giorno (domenica, vari templi e un lungo percorso sul tuk tuk sono passato a JPEG Fine, riservando l'uso del formato RAW ad alcune foto isolate che si sono poi rivelate non essere dei capolavori. Il quarto giorno (lunedi': ritorno ad Angkor Wat, Bayon e visita a nuovi templi) sono passato al JPEG Normal (e a volte pure Basic), con qualche RAW isolato. Il quinto giorno... avevo finito lo spazio nelle schede CF e sono passato alla D40 per alcune foto sulla strada che porta all'aeroporto di Siem Reap.

Uno zaino Lowepro Flipside 300. Il piu' economico zaino "di marca" capace di contenere il Sigma "Bigma" 50-500mm, credo. L'ho usato per il viaggio in Cambogia, nonostante non avessi con me il Bigma in quanto offre una protezione contro i furti che i miei altri zaini non hanno: si apre verso la schiena e non verso l'esterno, rendendo quindi piu' difficile rubare qualcosa dallo zaino mentre lo indossate. Una limitazione dello zaino e' la presenza di una sola tasca esterna per bottiglie e lattine, ma non e' stata una tragedia, in questo caso: di fronte ad ogni tempio cambogiano ci sono donne e ragazzini che vendono bottiglie d'acqua, di solito con un dollaro USA comprate due bottiglie da mezzo litro.

Se tornassi in Cambogia...


- Lascerei a casa il Nikkor 50 1,4;
- Porterei piu' di schede CompactFlash;
- Continuerei a non portare il flash: basta gia' il rumore dell'otturatore e dello specchio della reflex a disturbare i soggetti delle foto;
- Forse, dico FORSE, porterei con me un computer portatile per fare ogni sera un backup delle foto scattate;
- Cercherei di fare piu' pratica con una nuova macchina fotografica, prima di un viaggio importante.

Onestamente ... l'ultima e' una frottola. Due anni fa visitai la Monument Valley, negli USA, e poco prima di quel viaggio acquistai la Nikon D40 (che per fortuna aveva una curva di apprendimento meno ripida della D300). E non credo di essere l'unico che utilizza viaggi importanti come scusa giustificazione pietosa menzogna ragione per acquistare l'oggetto fotografico dei suoi desideri.

Argomenti: attrezzatura fotografica per viaggi, Cambogia, fotografia, Nikon

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