Piccola illegalita' diffusa: software taroccato
01/01/2010 | Redazione VL | 0 commentiA letto alle due, dovevo andare a veder camosci sopra Noasca (TO) ma la voglia di alzarsi dal letto non e' stata sufficiente.
Il primo pensierino del 2010 riguarda i viaggi solo di striscio: e' legato alle abitudini nazionali e all'educazione dei nostri figli, al modo in cui viviamo e a cio' che consideriamo necessario.
In breve: esiste una casa italiana che non contenga software taroccato?
Non credo. Non ne ho ancora vista una. Non c'e' nessuno che faccia ritocco fotografico con una copia di Photoshop/Elements/Lightroom pagata, per quanto ho visto. Non c'e' nessuno che abbia pagato tutte le centinaia di DVD in suo possesso. C'e' sempre un amico, un collega, o l'amico di un amico che vende dieci o venti DVD a un euro. Chi rinuncia ad avere l'ultima versione di Photoshop gratis o quasi, e usa invece PaintShopPro (pagando poco) o The Gimp (gratuito)? Se qualcuno c'e', non l'ho trovato.
Parlavo di educazione dei figli. Buona fortuna, genitori: spiegare ai vostri figli che le regole del vivere civile vanno rispettata, che le cinture vanno allacciate, che il casco va indossato, non portera' a grandi risultati, quando i nostri piccoli sono abituati ad avere tutti gli ultimi film senza quasi sborsare un euro.
Vabbe', andiamo a fotografare
[Articolo scritto su Linux Ubuntu 9.10]
Argomenti: informatica, leggi e regole, Linux, open source