Cos'e' la lomografia

Nostalgia per la fotografia analogica a bassa fedeltà

16/07/2008 | Claudio_VL | 0 commenti

La lomografia prende il nome da semplici ed economiche macchine fotografiche credo sovietiche (e non controllero' su Google/Wikipedia, non è importante dove sono state prodotte 'ste macchine), con poche regolazioni, che producono immagini dai colori molto saturi, con contrasto elevato o eccessivo, con esposizione sbilanciata (troppo chiare o troppo scure). Il termine viene usato per identificare foto prodotte anche da altre macchine ugualmente spartane e capaci di produrre foto con le stesse caratteristiche; soprattutto viene enfatizzata la spontaneità delle foto, anziché le solite regole formali che i fotografi cercano di seguire (inquadratura, regola dei terzi, correzione delle fughe prospettiche, e via regolando). Il motto del "movimento lomografico " è "Non pensare, scatta". Curioso, quindi, che vengano usate macchine a pellicola, nelle quali lo scattare a ruota libera comporta costi elevati e perdita di naturalezza (prova ad andare in giro e scattare foto a tutto spiano ... ti costa una cifra in rullini e sviluppo, e quei rullini te li devi portare dietro in uno zaino). Una digitale ultra-semplice, nera (per non attirare l'attenzione), senza regolazioni (esposizione programmata, senza possibilita' di regolare niente), senza autofocus (se ha un grandangolo c'è poco da mettere a fuoco...) ma con risoluzione elevata e risposta immediata quando premi il pulsante, questa sarebbe forse la macchina ideale per 'fare lomografia'. Ammesso che esista ancora spazio per le imperfezioni, a questo mondo.

Argomenti: fotografia, lomografia

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