Serie tv Pan Am: la recensione

20/11/2011 | Claudio_VL | 0 commenti

Tre giorni fa ho visto i primi due episodi della serie televisiva Pan Am. Incentrata su un gruppo di assistenti di volo della linea aerea Pan Am, e ambientato nella prima meta' degli anni Sessanta, "Pan Am" segue il modello lanciato con successo dalla serie "Mad Men" qualche anno fa: uno sguardo nostalgico ad un mondo differente, con l'economia in crescita, la Guerra Fredda in corso e la rivoluzione dei costumi portata dagli anni Sessanta ancora agli albori.

I primi dieci minuti del primo episodio sono spesso il momento decisivo per un programma televisivo, e Pan Am inizia bene: fa venir voglia di andare in aeroporto e prendere un aereo verso qualsiasi destinazione ... possibilmente verso gli anni '60. La differenza tra quegli anni e il presente e' sconcertante, soprattutto se siete abituati a viaggiare solo con compagnie low cost: Pan Am mostra sedili con tanto spazio per le gambe, assistenti di volo che conversano coi passeggeri, bevande e cibo a volonta'. Quel che non mostra e' il prezzo dei biglietti, che probabilmente non erano proprio low cost.

Il cuore del programma sono le assistenti di volo: due sorelle (una volitiva, l'altra molto meno), una ragazza francese che, come da stereotipo, vive il sesso in modo piu' disinvolto delle colleghe americane. Non sono tanti i serial in cui le donne sono le protagoniste assolute: Sex & The City e The Good Wife sono i primi che mi vengono in mente, e gli unici che sono riuscito a seguire. Ed e' una piacevole sorpresa vedere che, come per un contrappasso dantesco, si rovesciano i ruoli: se in tanti telefilm l'uomo e' protagonista e le donne sono solo presenze decorative, in Pan Am sono i personaggi maschili - piloti, passeggeri, agenti segreti - ad essere appena abbozzati e di solito poco positivi: infedeli, molesti, ubriachi, bugiardi. E non particolarmente intelligenti. Invidiate e concupite, le assistenti di volo di Pan Am attirano l'attenzione degli uomini con la loro presenza, e a volte vengono molestate da passeggeri idioti. I passeggeri credono che un piccolo flirt con un'A/V sia compreso nel biglietto del volo. Temo capiti ancora.

Le assistenti di volo di Pan Am sono cosmopolite e poliglotte, tutte laureate e affascinanti, sempre seducenti e a volte sedotte. Una viene reclutata come agente segreto. Un'altra viene portata in elicottero fino all'aeroporto. Una abbandona all'altare - o quasi - il marito, e la vita da donna sposata, cui era stata preparata per tutta la vita dalla propria famiglia. Tutte vengono pesate prima di ogni volo, e a tutte viene imposto l'uso del corsetto, che solo la ribelle Maggie (interpretata da Christina Ricci) rifiuta. Miss Havermayer, la responsabile della "pesa" delle colleghe, ricorda la signorina Rottermayer dei cartoni animati di Heidi, ligia alle regole, priva d'umorismo e, probabilmente, frustrata in quanto esclusa dall'elite, visto che non vola.

Una nota curiosa e' la presenza solo evocata del tabacco. Negli anni Sessanta fumare era molto comune, anche in aereo e in ogni area degli aeroporti, eppure l'unico segno di sigarette e' nella frase "puzzi di whisky e sigarette", detta da una delle protagoniste ad un pilota. La presenza visibile di sigarette e' bandita nelle produzioni televisive della ABC, di proprieta' della Disney, ecco la ragione dell'anacronismo.

In conclusione, Pan Am offre intrattenimento condito da nostalgia del bei tempi andati in cui volare costituiva un'esperienza esclusiva.

Argomenti: assistenti di volo, fiction, nostalgia, Stati Uniti, televisione

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