Stonehenge 2013, solstizio d'estate

Cronaca dell'evento-clou della cultura alternativa inglese

21/06/2013 | Claudio_VL | 0 commenti

Ventuno giugno, il giorno piu' lungo dell'anno, nell'emisfero settentrionale del pianeta. La sveglia suona alle tre e venticinque ... cavolo, sono piu' le volte che sono andato a dormire a quest'ora, che quelle in cui mi ci sono alzato. Niente doccia, non vado ad una sfilata di moda: vado a Stonehenge a vedere le celebrazioni per il solstizio d'estate. Devo svegliarmi a quest'ora perche' da Heathrow dovrebbe volerci un'ora e una decina di minuti, e l'alba e' prevista per le 4,54 del mattino.

Salgo in auto, sono le tre e quaranta. Ho mangiato tre-quattro biscotti e ne ho preso una confezione. Nello zaino, oltre a biscotti, una bottiglia d'acqua, una giacca impermeabile, la Nikon D300 con lo zoom 18-105mm piu' un 50mm f.1,8, e la Olympus E-P1 con il 28mm f.2,5 e l'obiettivo CCTV 25mm f.1,4, piu' un adattatore per poter montare gli obiettivi Nikon sulla Olympus (perdendo l'autofocus.

Imbocco la M25, la tangenziale di Londra lunga quasi duecento chilometri. Ne devo percorrere molti meno, meno di sette, per poi immettermi nella M3 che va verso sud-ovest, per poi passare alla A303 dopo circa 45 chilometri. Sulla A303 percorrero' gli ultimi 45-50km, cercando di non distrarmi perche' altrimenti questa strada, cosi' amata dagli inglesi che e' menzionata in canzoni e programmi tv, rischia di portarmi fino in Cornovaglia.

Poche auto in giro. Foschia, pioggerellina occasionale, mi tengo tra le 65 e le 70 miglia, con occasionali e accidentali 'puntate' a 75 mph : il limite e' di 70 miglia orarie (112 km/h), e non c'e' nessuno che vada visibilmente piu' veloce. Sulla M3, dopo le quattro, la foschia si addensa, e un chiarore rossastro mi fa pensare che l'alba stia arrivando con parecchio anticipo; in realta' e' gia' chiaro da un pezzo, ma le condizioni meteo impongono fanali e tanta attenzione. La A303 scorre in fretta, e ben prima di Stonehenge (che riuscirei a vedere scollinando, se non ci fosse questa foschia) compaiono i cartelli "Solstice Parking" che indicano il parcheggio gratuito per l'evento. Il parcheggio e' un grande prato da cui non si vedono neppure le pietre di Stonehenge. Arrivo alle 4,50 circa, parcheggio e m'incammino: ci vuole quasi mezz'ora per raggiungere il circolo di pietre. di vedere il sole non se ne parla proprio, non c'e' piu' foschia ma il cielo e' coperto. Tanta gente se ne sta andando, piu' di quella che arriva: devono aver campeggiato qui, e forse Stonehenge e' solo una tappa nella loro vacanza inglese (prossima tappa, il festival di Glastonbury?), per cui non possono permettersi di restare piu' a lungo: vista (o non vista) l'alba, smontano le tende.

Dovrebbero esserci 20.000 persone, qui, oggi, secondo l'Independent.

Raggiungo le pietre. Il solito circo: la signora anziana col tricorno in testa e in uniforme. Famiglie con bambini grandi, piccoli e in fasce. Ragazzini e ragazzine arrivati qui senza i genitori. Punkabbestia di ogni nazionalita', ma senza cani, come raccomandato (PDF) da English Heritage. Gruppi di Hare Krishna che cantano, ballano e suonano. Nubi di spinelli ovunque. Comitive addormentate sull'erba, a pochi metri dal circolo di pietre. Tizi che definire eccentrici e' poco, con mini-abiti fatti di fasce metalliche, e con candele in testa. Piu' barbe che ad un concerto degli ZZ Top. Alternativi di ogni tipo, compresi quelli che rifiutano di farsi etichettare e d'indossare un'uniforme da punk, metallaro, druido o altro, e si vestono in modo poco appariscente. E parlando di druidi ... neppure l'ombra. Questa del solstizio d'estate sembra diventata un'occasione per stare in mezzo alla gente, ballare, e mettersi in mostra. Sta diventando un'americanata. Pero' degna d'essere vista, e infatti c'erano molte comitive italiane.

Esibirsi a Stonehenge, il sogno di molti


Argomenti: eventi, foto Gran Bretagna, Inghilterra, monumenti, World Heritage

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