Spaghetti o "sphaghetti"?

Certe parole italiane sono ancora difficili per i britannici

16/08/2016 | Claudio_VL | 3 commenti

Nonostante i tanti programmi televisivi di cucina con cuochi italiani (Antonio Carluccio, Gino D'Acampo, Gennaro Contaldo) o fortemente influenzati dalla cucina italiana (Jamie Oliver, per dire solo del più famoso) presenti sulla TV britannica, certe cose riescono ancora difficili, a chi vive a Londra e dintorni. Tra la "gente normale", quelli che non lavorano nel settore della ristorazione, persiste per esempio lo stereotipo della cucina italiana come cucina facile: "cosa ci vuole a preparare un piatto di pasta?", ti dicono gli amici inglesi, subito prima di piazzarti davanti un piatto di spaghetti semi-fusi annegati in un lago di sugo acquoso.

Poi ci sono i nomi. I mass media britannici, compresa l'irreprensibile e lodevole BBC, fanno fatica persino a scrivere il più banale dei nomi italiani. Non ci credete? Il nome italiano "Giuseppe" viene spesso scritto "Guiseppe", come potete leggere in questa ricerca fatta con Google.

Eppure mi stupisce vedere errori come questo, cosi' inconsueto proprio in quanto capita con una parola che di solito viene scritta correttamente nel Regno Unito. Si tratta di un piccolo caffè vicino alla City, e scrivendo "sphaghetti" ti viene da pronunciare quella parola come "sfaghetti". O magari persino "sfagetti", se ti va.




Argomenti: Gran Bretagna, italianità, mangiare

Commenti (3)Commenta


16/08/2016 21:52:43, Jonathan65
L'unica volta che sono stato a Londra Molti ma molti anni fa in uno dei 3 giorni di permanenza mi hanno portato da pizza hut e da buon Italiano vedendo la pasta non ho potuto fare a meno di prenderla al posto della pizza me ne pentii amaramente credo che neanche il curry e i piatti indiani trattati nel post di qualche giorno fa su questo blog erano così piccanti come quella pasta! Per cui mi sono ripromesso che se mai tornerò in Inghilterra non mangerò pasta almeno che non sia sicuro che sia cucinata da un italiano o da me! E per quanto riguarda il ristorante che espone il menù della foto io lo eviterei come un vampiro evita l'aglio !
18/08/2016 18:02:50, Anonimo
Ma siamo rimasti all'italiano che va all'estero e che senza la sua pasta preferita muore di fame? Ma provare a mangiare le cose locali senza lamentarvi sempre, va'!

Che poi, se anche non sanno scrivere correttamente spaghetti, basta che sappiano prepararli.
22/08/2016 10:50:28, Claudio_VL
Caro Anonimo,
I consumi di cibo etnico saranno anche cresciuti, negli ultimi anni, ma tanti italiani mangiano cibo straniero come se fosse un'esperienza da fare per poter dire "Ho provato lo spezzatino laotiano di cavallette, mai più!"; si sentono meglio, al sicuro, solo quando mangiano cibi connessi alla tradizione italiana (meglio: alle tradizioni locali della loro regione e della loro città).

Non intendo suggerire che ViaggiareLeggeri sia il sito ideale per tutti, e di solito chi ha poca curiosità verso ciò che e' differente, estraneo, straniero, troverà poco da leggere e da vedere, su questo sito. Il che non impedisce a me (e agli altri autori del blog) di scrivere per un pubblico con punti di vista differenti dal mio.

Buona giornata.

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