Malciaussia, vent'anni dopo

Una breve passeggiata nelle Valli di Lanzo

04/04/2017 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Malciaussia e' un bel posto in montagna di cui probabilmente non avrete mai sentito parlare, se non avete vissuto in Piemonte. E' una localita' a milleottocento metri di quota in cui la Valle di Viu', una delle valli di Lanzo, si allarga fino ad ospitare un piccolo cenro abitato (un ristorante e qualche casa) e un vasto lago con una diga.





Raggiungere Malciaussia non e' complicato, ma non e' un tragitto breve. Ci sono come minimo due strade alternative, partendo da Torino: una, piu' lenta, passa da Caselle, Cirie' e aggira Lanzo passando sotto un tunnel; l'altra e' la Strada Provinciale 1, ed e' più veloce, parte da Venaria, costeggia il Parco della Mandria e sbuca fuori da Lanzo. Superata Lanzo si prosegue poi attraverso la valle di Viu', passando per vari centri abitati, fino ad arrivare a Margone, frazione di Usseglio.

L'ultimo tratto della strada, da Margone a Malciaussia, e' lungo circa tre chilometri ed e' chiuso al traffico veicolare durante l'inverno, in quanto la strada e' spesso interrotta da slavine, ed offre l'opportunità per una bella camminata.





Malciaussia ed io


Vent'anni fa, nella primavera del 1997, parcheggiai a Margone e salii al lago a piedi. Era una bella giornata di sole, la strada era pulita, senza neve, e dalla sbarra che blocca il passaggio a Margone fino alla "curva dell'Enel", il primo punto da cui si vede il lago, poi la strada piega a destra e scende verso il lago) impiegai 40 minuti. Sapevo d'avere un passo spedito in montagna, ma era poco o tanto, 40'? Dopo due settimane tornai a Malciaussia con tre amici appassionati di montagna, due ragazzi e una ragazza, e impiegammo un'ora e quindici minuti a percorrere lo stesso identico tragitto, rispondendo una volta per tutte alla domanda "Si cammina più veloci da soli o in compagnia?".

Che poi non e' vero. Una risposta più corretta sarebbe "Vai più veloce in compagnia se con te c'è qualcuno più veloce di te, che ti obbliga a tenere un'andatura che da solo non faresti. Se pero' quello più veloce sei tu, dovrai camminare un po' più piano del solito".

Almeno, credo.

Questa volta sono salito a Malciaussia il trenta marzo, durante le ore più calde della giornata, in pantaloncini e maglietta, e senza crema solare (grosso errore). Le condizioni della strada erano molto diverse da quelle trovate in passato, tanto che un paio di volte ho avuto dubbi sulla possibilità di salire fino a Malciaussia: la strada era coperta di neve in molti punti e completamente nascosta sotto le slavine in altri.



Salendo verso Malciaussia si percorre un lungo rettifilo in lieve salita; in caso di improvviso maltempo ci sono due-tre posti in cui rifugiarsi, compresa un'ampia caverna con tavolini da campeggio e cassonetti per la raccolta differenziata. Questa volta c'era acqua.



Per il solito percorso dalla sbarra di Margone alla curva dell'Enel ho impiegato 57 minuti, senza sfiancarmi e senza sforzare le mie famigerate ginocchia.





Lungo il tragitto a piedi ho incontrato solo due persone, due escursioniste che stavano scendendo a valle. Arrivato alla "curva dell'Enel" mi sono fermato: la strada, dopo, era completamente coperta da almeno un metro di neve. Il lago era coperto di neve e ghiaccio, e solo una minima superficie d'acqua era visibile.



Il sole e' splendido, oggi. Scatto qualche foto, mangio la mia merenda, mi sdraio su un muretto.

E' quasi un ora che non vedo nessun essere umano. Poi dalla centrale dell'Enel esce un tecnico, e chiacchieriamo. Sono in due, d'inverno, e vengono sostituiti ogni settimana. Visto che la strada e' bloccata dalle slavine ci vuole l'elicottero, e accenniamo al fatto che prima o poi li manderanno su appesi a due droni. Chiedo dell'isolamento, della mancanza di connessione Internet: hanno la tv, il telefono funziona, e sanno ancora come si apre un libro, non soffrono per l'isolamento. Poi c'è il panorama: a volte si vedono anche stambecchi, sulla montagna a sinistra del Vulpot, che e' il rifugio GTA presente a Malciaussia.

Dice che la strada e il rifugio dovrebbero riaprire a meta' maggio, salvo maltempo e ulteriori slavine. Gli chiedo di una cosa che ho notato oggi: i cartelli a Margone, presso la sbarra che blocca il passaggio, dicono che l'accesso e' vietato anche ai pedoni, non solo ai veicoli. Non ha mai sentito di escursionisti multati, quindi ne sa quanto me, in questo caso.

Saluta, torna al lavoro dopo questa breve pausa. Non mi dispiacerebbe avere il mio ufficio da queste parti.



Riparto verso Margone, mentre supero la casetta dell'Enel sento una notifica Whatsapp: il secondo tecnico della centrale e' andato in pausa.

Scendo senza badare a quanto ci vuole, scatto foto, sento la pelle che tira e che scotta, la prima abbronzatura dell'anno e' arrivata.






Argomenti: appunti di viaggio, camminare, foto Italia, montagna, Piemonte

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