In giro a Gerrards Cross durante la pausa pranzo
Un bosco, quattro supermercati, un lago gelato, tante auto elettriche
15/02/2019 | Di Claudio_VL | Commenti: 0Lavoro da un anno a Gerrards Cross, villaggio di ottomila abitanti nel South Buckinghamshire, in Inghilterra. Le mie impressioni su questa cittadina non sono cambiate (e' un posto per ricchi), e a forza di ripetere la stessa routine del pranzo, finisco coll'incontrare quasi ogni giorno le stesse persone.
Esco dall'ufficio per il pranzo alle due del pomeriggio, ultimo tra i colleghi. Anni di turni in fabbrica mi hanno insegnato che la giornata lavorativa sembra passare più in fretta facendo la pausa pranzo il più tardi possibile, e inizio a camminare verso sud su Packhorse Road, la via principale di Gerrards Cross.
Incontro quasi ogni giorno le stesse persone, dicevo. I cassieri di Marks & Spencer, che sorridono quando - quasi ogni giorno - compro il mio Belgian Chocolate Twist. La ragazzina cassiera (cassiera ragazzina?) del Tesco che continua a scambiare il mio Pizza Pocket (una mini-pizza calzonata) per un Curry Pocket (stesso prezzo, sapore differente). Il tizio sulla sessantina, capelli radi e fiamme negli occhi, che sulla sua sedia a rotelle va ogni giorno da un capo all'altro di Packhorse Road, prima su un marciapiede poi, arrivato in fondo, a Hartley Court, attraversa e torna indietro sul marciapiede opposto. Le due gigantesse di mezza eta' siliconate, che lavorano in una delle quattro agenzie immobiliari o nella gioielleria, unico negozio a prezzi non milionari in quest'area della città.
Un italiano alla prima visita in Inghilterra probabilmente si stupirebbe della distribuzione geografica degli esercizi commerciali praticata nel Regno Unito: spesso le aziende che si fanno concorrenza sono l'una attaccata all'altra, come per invogliare il cliente insoddisfatto della prima a visitare la seconda, o la terza.

C'è un supermercato Waitrose - obbligatorio nelle città ad alto reddito medio - seminascosto in Station Road, che e' una via che NON porta alla stazione. Fuori c'è sempre qualcuno che vende The Big Issue, un giornale creato per dare lavoro a chi vive per strada o rischia di finirci. L'inverno scorso compravo da Waitrose il mio pranzo (un croissant alle mandorle), per ricevere gratis un caffèlatte caldo che a volte consumavo, a volte davo ai freddolosi venditori del giornale. Da agosto, pero', questa catena di supermercati ha eliminato le tazze usa-e-getta, per cui ho dovuto interrompere questa pratica (le loro tazze/thermos costano £12...).
Dopo Waitrose si passa davanti a WH Smith (libreria/cartoleria/giornalaio), altri negozi - tra cui vari charity shops, poi il già menzionato Tesco.
Si tratta di negozi legati ad organizzazioni di beneficenza, alcune dedicate all'assistenza ai poveri, altre agli anziani, ai malati o ai bambini maltrattati. In Italia doniamo soldi o oggetti usati alle organizzazioni di beneficenza, tipo la Caritas, e loro poi distribuiscono ai loro assistiti. In Inghilterra, invece, le cose donate vengono messe in vendita in negozi di proprietà di ciascuna organizzazione, gestiti dai volontari, e il denaro ricavato viene utilizzato per finanziare l'attività di assistenza.
Tesco, agenzie immobiliari, gioielleria. Vari caffè (nel senso di locali), dagli onnipresenti Costa e Nero al meno diffuso Fego. Il parcheggio davanti a questi locali, lungo Packhorse Road, e' gratuito - credo limitato a un'ora - e di solito ci sono varie Maserati, Bentley e Porsche, oppure qualcuna delle tante auto elettriche (soprattutto Tesla) degli abitanti di GX (l'abbreviazione semi-ufficiale di Gerrards Cross).


Di solito attraverso il prato e raggiungo il bosco, sempre pieno di scoiattoli, animali che non vanno in letargo, in inverno: dormono solo piu' del solito. C'e' anche qualche cervo muntjak, animale sbadato e facilmente spaventabile: te lo vedi sbucare dal bosco a cinque metri, ti nota con un attimo di ritardo e se la da' a gambe. Meglio incontrarlo qui che in autostrada (e' l'animale più investito della Gran Bretagna).
Attraverso il bosco, arrivo allo stagno dall'altra parte, vicino a Oxford Road. Ora che le giornate si sono allungate, la mia preferita e' esposta al sole quando arrivo verso le due e venti. Mangio il mio dolce, osservo gli aironi e i germani, soprattutto mi godo qualche raggio di sole. Poi mi reimmergo nel bosco per tornare in ufficio, scambiando un sorriso o qualche parola con anziani che portano a spasso i loro cani.

Argomenti: Inghilterra, lavorare all'estero, vivere in Inghilterra