Idea per un apparecchio acustico fai-da-te a basso costo

Un'idea per sentirci meglio: earbuds e una app come microfono

12/06/2019 | Claudio_VL | 2 commenti

Oggi non parliamo di viaggi, faremo invece un piccolo esperimento per aiutare chi ha problemi di udito.

Gli apparecchi acustici presenti sul mercato costano tanto, sono delicati, difficili da calibrare, spesso creano ronzii o altri fastidiosi rumori, e sono anche spiacevoli da vedere. Non sono io a dirlo: sono arrivato a queste conclusioni osservando per anni una persona a me cara che ha problemi di udito. Sono stufo di apparecchi di marca che costano migliaia di euro, durano a malapena un paio d'anni e sono spiacevoli da utilizzare, tanto che uno preferisce lasciarli in un cassetto.

Poi ho ricevuto come regalo di Natale degli earbuds, e mi si è accesa una lampadina: potrebbero essere una soluzione?

Per chi non li conosce, gli "earbuds" sono delle cuffie auricolari progettate senza l'archetto di collegamento e senza alcun cavo, e le cuffie stesse sono state rimpicciolite fino a diventare dei cosini minuscoli che anziché coprire le orecchie, vi ci vanno infilati. Come le cuffie auricolari tradizionali, sono progettati per ricevere suoni e riprodurli nel modo più fedele possibile; sono quindi adatte sia all'ascolto di musica che di conversazioni (telefonate, podcast, o la registrazione di vostro cugino che canta Sweet Home Alabama davanti al comune di Paderno Dugnano).

La mia idea è semplice: verificare se sia possibile utilizzare un paio di earbuds per lo stesso scopo per cui si utilizzerebbe un apparecchio acustico: per partecipare in diretta ad una conversazione "ambientale", tra persone che si trovano nella stessa stanza

Ho visitato Google Play per cercare una app adatta allo scopo: tra le tante che fungono solo da registratore, ne ho trovate alcune capaci anche di operare come un microfono; tra queste ho scelto e installato Microphone - Hearing Aid sul mio smartphone Moto G5 Plus. Ho attivato Bluetooth sullo smartphone ed ho connesso i miei earbuds (nel mio caso degli Enafire R18, circa 55 euro).

Con lo smartphone piazzato sul tavolo, ho chiesto alla mia "cavia" di indossare gli earbuds. La "cavia" ha un'esperienza diretta quasi ventennale di apparecchi acustici, e sente poco senza ausili tecnologici, ma non aveva mai provato degli auricolari di questo genere. Avviata l'app-microfono, ho iniziato a parlare, la mia cavia ha risposto, e abbiamo conversato per alcuni minuti. Mi sono allontanato di alcuni metri, e la conversazione è continuata senza problemi: il microfono dello smartphone continuava a "catturare" i suoi e le voci presenti intorno a se', e la 'cavia' continuava a sentire la mia voce attraverso gli earbuds. A conversazione terminata, questi sono stati i suoi commenti.

1) La qualità dell'audio è superiore a quella degli apparecchi acustici che ha (prezzo: €6.000);
2) Non ci sono ronzii di fondo, presenti invece nei suoi apparecchi acustici attuali e in quelli che ha utilizzato in passato;
3) Gli earbuds non sono piu' scomodi degli apparecchi acustici;
4) C'è un lieve ritardo nella trasmissione del suono (pochi decimi di secondo);
5) A differenza degli apparecchi acustici, l'app - tramite controllo del volume e equalizzatore - permette di adattare rapidamente qualità e volume del suono negli earbuds in base alle circostanze (un interlocutore con voce particolarmente stridula o, all'opposto, tonante).

Rispetto ad un apparecchio acustico vero, un'ulteriore differenza sta nella durata della carica della batteria, che in questi earbuds è limitata a due-tre ore (durata rilevata ascoltando musica). Vista la differenza di prezzo, pare ragionevole avere più di un paio di earbuds, in modo da averne sempre almeno un paio con la batteria carica.

In conclusione: non sono un audiologo, un otorinolaringoiatra o un otologo, e non voglio sostituirmi a queste figure professionali: se avete problemi di udito, meglio consultare uno specialista. Ma provate almeno una volta ad utilizzare degli earbuds con una app-microfono: il rischio maggiore è che potrebbe rendervi più esigenti nei confronti dei vostri apparecchi acustici.


Argomenti: salute, tecnologia, telefonia, vita da nerd, vivere low cost

Commenti (2)Commenta


18/06/2019 21:14:53, Jonathan65
Caspita! Sta a vedere che se propongo questa soluzione a mio padre finisce che riesco a farmi finalmente sentire, visto che qualche hanno fa ha speso 3.500€ per degli auricolari in centro di protesi audio ma è più le volte che non li mette che quelli che li mette e con il cellulare a volte è più attivo di un teenager!
19/06/2019 09:36:09, Claudio_VL
Per prezzi e frequenza d'uso pare esattamente la situazione che ho descritto nella mia premessa: gli apparecchi acustici attuali costano come un'auto, sono scomodi e a volte neppure efficaci, quindi finiscono per rimanere in un cassetto della cucina in compagnia delle graffette, vicino agli elastici e ad una lente d'ingrandimento impolverata.

E' possibile che le aziende del settore (facciamo qualche nome: Unitron, Phonak, Widex, Oticon, Hansaton, Starkey, Resound, Bernafon, Signia, Novasense) siano soddisfatte della quota di mercato che hanno acquisito, dei margini di profitto che hanno raggiunto, e che non vedano quindi nessun motivo per presentare qualcosa di differente che potrebbe scuotere il mercato. Non dico che gli earbuds siano la risposta definitiva alla domanda "Come faccio a partecipare alle conversazioni senza dover fare un mutuo", ma magari questa è la scossa di cui il mercato degli "hearing aid" ha bisogno.

Ciao

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