Il museo dell'aviazione militare di Singapore a Paya Lebar

02/06/2020 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

A Singapore fa sempre caldo. 32 gradi tutti i giorni tutto il giorno, e di notte pochi di meno, e l'umidità e' tale che l'aria pare liquida. Quando per caso la temperatura scende a livelli gelidi, tipo 26 gradi, uno si mette un maglione. Io lo facevo, quando vivevo li'. Con quelle temperature andare in bici ti consuma, e questo forse spiega come mai le mie pedalate a Singapore mi sembrassero cosi' improbe e, una volta concluse, epiche. Anche quando visitavo posti che erano a una decina di chilometri da casa. Tipo quando andai al museo dell'aviazione militare di Singapore a Paya Lebar.

Foto: un A-4SU Super Skyhawk utilizzato come gate guardian all'ingresso del museo

Era una afosa domenica di luglio, presi la mia bici e decisi di andare a vedere se era possibile visitare la base dell'aviazione militare singaporiana (RSAF, Republic of Singapore Air Force) di Paya Lebar, in cui speravo di entrare presentandomi come un Importante Visitatore Straniero. Il piano falli' prima di partire da casa, nel momento stesso in cui decisi di andare a Paya Lebar in bici: pantaloncini, maglietta anonima e bici vecchia di dieci anni si addicono poco ad un VIP. E infatti all'ingresso della base furono molto gentili, l'ufficiale di turno fece una telefonata, ma non arrivo' nessun permesso d'ingresso per me. Pazienza, si torna all'aperto e al solleone, andrò a visitare il museo vicino alla base, mi dissi.

Foto: un italico SIAI-Marchetti S.211 esposto sulla facciata del museo

Al museo l'ingresso e' gratuito (*) e non ci sono cancelli o barriere o verifiche sugli oggetti e sugli zaini (**), per cui si entra e lo si visita rapidamente. Lego la bici sul marciapiede esterno ed entro. Non c'è folla, solo qualche famiglia con figli piccoli, che miracolosamente riescono a non mettersi di mezzo quando fotografo i velivoli presenti.



Singapore e' in una posizione strategica per il traffico marittimo, e durante la seconda guerra mondiale era una colonia britannica fondamentale per la strategia in Estremo Oriente. Quando il Giappone la conquisto', catturando oltre 80.000 soldati, Churchill disse che si trattava del peggior disastro militare britannico di tutti i tempi. Indipendente dal 1965, Singapore e' uno Stato ricco ma molto piccolo, con circa cinque milioni di abitanti, il che potrebbe rendere problematico giustificare l'acquisto o lo sviluppo interno di sistemi d'arma molto costosi. Nei primi decenni successivi all'indipendenza di Singapore, la RSAF non acquisì i più popolari caccia Made In U.S.A. da esportazione, gli onnipresenti F-84 / F-86 / F-104 (utilizzati tutti e tre dall'Aviazione Militare Italiana), utilizzo' invece i britannici Hawker Hunter e BAC Strikemaster e gli americani F-5 e A-4 Skyhawk.



Foto: un TA-4SU Super Skyhawk

Lo Skyhawk ha una storia progettuale particolare. Il suo primo volo avvenne nel 1954 al termine di una fase progettuale ispirata ad un principio che mi e' familiare: facciamolo semplice e leggero. L'A-4 pesava cinque tonnellate a secco e portava un carico simile a quello del Boeing B-17, che pero' pesava sedici tonnellate a secco.


La versione dello Skyhawk visibile nel museo e' la TA-4SU, biposto da addestramento. Il suffisso "SU" indica che si tratta di un upgrade per Singapore, portato a termine dalle Singapore Aircraft Industries negli anni Ottanta.

La versione monoposto dell'A-4



Un Hawker Hunter

Un drone degli anni Ottanta, che svolgeva il ruolo di bersaglio durante le esercitazioni della RSAF.

Uno dei due gate guardian del museo di Paya Lebar: un Hawker Hunter.

L'altro gate guardian: un A-4



Note
(*): in questo momento (02/06/2020) il museo e' chiuso per ristrutturazione / riallestimento.
(**): perlomeno, non c'erano nel 2009, quando lo visitai

Links:
- Pagina ufficiale del museo sul sito della RSAF
- ST Aerospace A-4SU Super Skyhawk su Wikipedia



Argomenti: aviazione, foto Singapore, musei aeronautici, Singapore

Commenti (0)Commenta

Non ci sono ancora commenti.

Domanda di verifica

Rispondi alla domanda seguente usando una sola parola, nessun numero.
Due al cubo uguale...


Codici consentiti