Lorem Ipsum a Taiwan - I rischi delle lingue esotiche
04/12/2020 | Claudio_VL | 0 commentiQuando vedo un occidentale con un tatuaggio con caratteri cinesi, giapponesi, coreani, mi chiedo se sappia cosa vogliono dire quei caratteri, e se sia esattamente il testo che aveva chiesto al tatuatore. Perché il tatuatore potrebbe aver deciso di scrivere parole che non hanno niente a che vedere con quello che il cliente chiedeva, magari per punirlo di essere stato scortese, oppure per il fatto che vuole sul proprio corpo delle parole di una cultura di cui non capisce nulla e di cui non vuole imparare niente.
E il cliente non saprà mai di avere sui bicipiti un tatuaggio che dice “sono un pescivendolo” in cinese.
Ecco, è a questo che ho pensato quando ho scattato questa foto davanti ad un caffè di una catena nota molto nota anche in Occidente, a Taiwan. Immagino che abbiano sottopagato un traduttore per tirare fuori una frase motivazionale in inglese, o magari persino in latino, e quello si sarà risentito e avrà realizzato un piccolo scherzo pratico, sapendo che il cliente non conosce l’alfabeto occidentale.
Oppure quelli della nota catena di locali si saranno rifiutati di pagare lo studio di grafica che ha creato quest’immagine.
Sia come sia, il risultato è che la parte inferiore del testo è il notissimo “Lorem Ipsum“, il testo che non vuol dire niente utilizzato come segnaposto in attesa di inserire il testo “vero”, per esempio in un documento Word. Non ci fa una bella figura, un locale che si dà delle arie con una lingua straniera e che non si accorge di una simile castroneria.
Argomenti: castronerie, lingue, Taiwan
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