Due parole sul comprare casa in Inghilterra

Terminologia britannica: Property Ladder e Property Chain

05/02/2013 | Claudio_VL | 1 commenti

Giorni fa, un amico italiano mi diceva "si sa, per gli Italiani la casa è una cosa sacra, non ci si sposa neppure, se non hai acquistato una casa, e quando ci entri dev'essere perfetta, con i muri della sfumatura giusta che hai scelto dopo giorni di analisi, con i cassetti della cucina che quando scorrono non devono fare alcun rumore. O perfetta o niente". Non mi pare stesse esagerando, e mi ha dato da pensare a quando comprai casa in Inghilterra, qualche anno fa. L'acquistai in ottobre, dieci anni fa, e firmai il contratto d'acquisto pochi giorni dopo che un amico italiano, in Italia, firmo' il contratto per l'acquisto della sua nuova casa. La mia una terrace house (casa a schiera) costruita nei primi anni Cinquanta, la sua un appartamento in un condominio di recente costruzione. Io andai a vivere nella mia nuova casa il giorno dopo la firma del contratto, lui nell'estate dell'anno successivo.

Qui in Inghilterra, la casa la compri, ci vai a vivere immediatamente e poi, col tempo, dai il bianco, compri i mobili perfetti come li vuoi tu... non e' che la prepari per mesi o per anni prima di entrarci ufficialmente. Le cose accadono piu' in fretta, nel mercato immobiliare inglese, anche grazie al concetto di "property ladder", che da noi non esiste, e che qui e' invece parte del modo di pensare e di vivere.

Property ladder


In Inghilterra, la casa non e' la "casa per la vita", cioe' per sempre. Quante famiglie conoscete, in Italia, che rimangono per tutta la vita nella prima casa che acquistano? La situazione e' parecchio differente in Inghilterra: inizi comprando una casetta piccola (un appartamento, un monolocale, etc.) appena ti puoi permettere un mutuo, ci entri prima possibile e la migliori (nella sostanza o nell'apparenza), per poi rivenderla quando e' aumentata di valore, oppure quando cambi lavoro e vuoi una casa piu' vicina, oppure quando desideri che i tuoi figli abitino nel "distretto giusto" per poter andare in una certa scuola, poi vendi questa nuova casa per acquistare qualcosa di valore superiore, per poi rivenderla... etc. Questo concetto viene chiamato "property ladder" (la scala delle proprieta' immobiliari).

Questo frequente cambiamento di casa porta un buon giro d'affari per le aziende di traslochi, ma a beneficiarne in misura maggiore sono le aziende che noleggiano furgoni: nei cinque traslochi cui ho partecipato in Inghilterra (due miei, tre di amici), nessuno ha chiamato un'azienda di traslochi: di solito si affitta un grosso furgone, magari condividendone la spesa con un'altro partecipante alla "property chain".

Aggiornamento 09/03/2015: grazie alla BBC, ora sappiamo qualcosa di piu' sulla nascita dell'espressione "property ladder": venne utilizzata per la prima volta in un articolo del Times nel 1981.

Property chain


Con un mercato immobiliare cosi' dinamico, capita di frequente che l'acquisto di una casa da parte di un individuo o di una famiglia sia legato ad una simile operazione da parte di un'altra famiglia o individuo. Una property chain (o semplicemente chain, cioe' catena) e' una sequenza di acquisti di proprieta' immobiliari legati l'uno all'altro e dipendenti l'uno dall'altro.

Per esempio, in una semplice chain composta da quattro proprieta', Tizio acquista la casa di Caio; Caio utilizza il ricavato della vendita per comperare la casa di Sempronio, e Sempronio utilizza il denaro che ha incassato per acquistare la casa di Casimiro (no, non mi sono venuti in mente nomi normali...). Tutti i membri della catena completano la vendita della propria casa nello stesso giorno. E in quel giorno, tutti i membri della catena traslocano dalla propria vecchia casa a quella nuova.

La "catena" non e' formalizzata in alcun modo: Caio conosce la persona a cui vende la casa e la persona da cui acquista la nuova casa (a meno che non tratti solo con le agenzie incaricate della vendita, come sovente capita), e non ha idea di quanti "anelli" siano parte della catena. Sono frequenti i casi di "property chains" con oltre dieci vendite collegate, e coll'allungarsi della catena, crescono i rischi di un collasso della stessa: ogni membro della catena deve ottenere il denaro della vendita della propria casa (in modo da poter acquistare quella nuova) e deve sperare che la casa che vuole comperare venga effettivamente venduta.

Sono rari i casi di catene circolari, con A che acquista la casa di B che acquista la casa di C che acquista la casa di A. Di solito si assiste invece a catene che iniziano con un compratore al primo acquisto (quindi senza una casa da vendere) e che finiscono con un privato/famiglia che vende casa senza acquistarne un'altra (per esempio quando il venditore possiede piu' case, o in seguito a matrimonio, o quando va a vivere in una casa per anziani).

Argomenti: acquisti, casa e case, terminologia, vivere all'estero, vivere in Inghilterra

Commenti (1)Commenta


07/02/2013 11:03:30, AndreaG
- in Italia l'idea di "property ladder" non può prender piede essenzialmente per due motivi,
--- il primo di natura "fiscale", ogni passaggio comporta costi elevati (IVA se si compra da impresa, imposta di registro se si compra da un "privato", oneri notarili, costi per trascrizione e volturazione catastale ecc...) e vincoli vari;
--- il secondo di ordine "giuridico", nel senso che ogni passaggio comporta il rischio di venir coinvolti in azioni revocatorie (se fallisce il venditore) e/o in truffe (se i mezzi di pagamento utilizzati dal compratore non sono regolari) e/o in irregolarità urbanistiche/edilizie (se gli immobili compra-venduti non sono "a posto" rispetto alla farraginosa legislazione sui permessi di costruire).

- Di contro, per l'italiano medio che cerca casa a Londra in zona "centrale" (Notting hill, Kensington ecc...), non è facile/gradevole digerire l'idea che (nella maggior parte dei casi) non si compra la "proprietà piena" ("freehold"), bensì -a caro prezzo- il solo "diritto di superficie"("leasehold"), che di solito ha una durata iniziale pari a 99 anni (il terreno resta di proprietà di un ente pubblico).

- Quindi non è del tutto peregrina l'usanza italiana di comprar casa solo quando si hanno i mezzi per pagarla (con rata del mutuo non superiore al 30% del reddito netto) e tenerla tendenzialmente...per sempre;
- diversamente conviene (=costa meno) pagare l'affitto

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