Come vestirsi per il solstizio a Stonehenge
Idee e ispirazioni per vestirsi da alternativo
22/06/2013 | Di Claudio_VL | Commenti: 4Le celebrazioni per il solstizio d'estate a Stonehenge non sono una sfilata di moda, ma si incontrano tante persone vestite in modo interessante, e chi e' in cerca di spunti per vestirsi in modo originale non ha che da guardarsi intorno.
Prima di dare un'occhiata agli undici "modelli" che abbiamo notato a Stonehenge, alcune note generali per chi desideri visitare Stonehenge - e, in generale, l'Inghilterra - in giugno. I megaliti di Stonehenge sono circondati da erba, e questo e' stato un anno molto piovoso: se non vi piace il fango tra le dita, meglio scarpe chiuse piuttosto che sandali. E se arrivate dal parcheggio, tenete presente che c'e' da camminare per una mezz'ora sull'erba, quindi sono d'obbligo scarpe comode. Dicevamo della pioggia: e' sempre avere un impermeabile nello zaino o nella borsa. La raccomandazione di vestirsi "a cipolla", con strati da poter togliere, vale fino ad un certo punto: chi scrive e' arrivato a Stonehenge alle cinque di mattina indossando un pile leggero sopra una maglietta e dei vecchi cargo pants (*), e nel giro di un quarto d'ora era in maglietta e rimpiangeva di non essere arrivato in pantaloncini.
Un hare krishna con cappello in paglia decorato con immagini di figure legate alla religione indu', piu' uno dei Sette Nani di Biancaneve, del grano, e alcune figurine probabilmente provenienti da un diorama o da un moderno presepe.
(*): "cargo pants" e' un termine americano, negli USA i "pants" sono i pantaloni, in Inghilterra chi usa quel termine parla delle mutande.
Oltre all'abbigliamento, a Stonehenge si vedono piu' barbe (e piu' bizzarre) che ad un concerto degli ZZ Top, e tanti, tanti tatuaggi. Il signore visibile nella foto, ben oltre i 40 anni, aveva anche la lingua biforcuta (tramite chirurgia, non in quanto bugiardo).
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/60 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Erba a decorare i capelli (bel contrasto coi capelli rossi, ali da angelo sulla schiena.
Dati foto: diaframma f/2, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/80 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Giacca di pelle da duro, foulard in testa e, sopra, un tamburello. Originale e tipico del contrasto culturale rappresentato da Stonehenge: un luogo sacro alle religione pagane in cui si va a mangiare patatine fritte in confezioni di polistirolo.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/500 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Una coppia di mezza eta', lei con un elegante mantello blu con cappuccio, lui in stile West, con stivali a punta, jeans e giacca di pelle con le frange. Ma siamo in Inghilterra, non nello Utah, e a questo completo da duro si aggiungono un berretto di lana con delle piccole orecchie da animaletto.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/250 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Cappello a cilindro in pelle nera con piume e trecce di raso su una testa rasata, orecchini neri a curva, una maglia nera con cappuccio sotto ad una giacca bianca.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/60 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
La compagna del tizio precedente. Casco in pelle nera da pilota d'aereo (prima meta' del XX secolo) con occhiali coevi, lunghi capelli neri che si mischiano con un foulard avvolto intorno al casco. Giacca bianca a contrasto.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/100 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Abbiamo visto stivali da cowboy, ed ecco un copricapo da capo "indiano" (o meglio, nativo americano), accompagnato da giacca con frange.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/80 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Probabilmente l'abbigliamento piu' originale visto quest'anno a Stonehenge: "vestito" fatto di pannelli in pelle nera decorati con post-it fosforescenti rossi, verdi e gialli; stivali in pelle con alte suole in gomma; elmetto color rame (forse <i>in rame</i>) con telaio a supporto di due candele (accese). Capelli lunghi, muscoli, una lattina di Carlsberg in mano, sessant'anni e non sentirli.
Dati foto: diaframma f/5.3, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/30 sec., sensibilita' 1600 ISO, obiettivo 80mm.
Sono passati oltre trentacinque anni dall'esplosione del fenomeno punk, e i capelli a cresta non sono piu' patrimonio esclusivo degli eredi di Sid Vicious. Questo ragazzo ha una cresta bicolore e indossa un eskimo sopra ad un maglione multicolore con cappuccio.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/50 sec., sensibilita' 280 ISO, obiettivo 50mm.
La folla di Stonehenge e' molto pacifica e tollerante, e accetta ogni stile di vita e d'abbigliamento: il tizio in completo grigio da manager, con capelli (con le meches???) tirati all'indietro, impegnato a fotografare la folla col suo iPad, era un pesce fuor d'acqua in mezzo al <i>popolo di Stonehenge</i>.
Dati foto: diaframma f/1.8, macchina NIKON D300, foto scattata il 21-06-2013, otturatore 1/50 sec., sensibilita' 200 ISO, obiettivo 50mm.
Argomenti: abbigliamento, Come vestirsi in viaggio, eventi, foto, Gran Bretagna
Commenti (4)Commenta
Il bello dell'Inghilterra, come ho notato dalla prima volta che l'ho visitata, e' che puoi vestirti come ti pare, tagliarti i capelli come ti pare, e nessuno ti sfotte. Da noi, per come mi ricordo, se gia' metti i calzini del colore sbagliato (o, crimine, di due colori differenti!) ti ricoverano alla neuro.
Per dire: un postino cosi', in Italia, non durerebbe due giorni, neppure se facesse bene il proprio lavoro, come questo signore.
D'altro canto, se il "prodotto Italia" e' il culto del bello, queste sono le conseguenze. A volte, pero', l'idea italiana di "bello" corrisponde all'idea straniera di "lezioso", o persino un po' barocco: eccessivo, in una parola.