Sul monte Musinè il primo dell'anno
Un'escursione tranquilla per digerire il cenone di Capodanno
21/12/2016 | Claudio_VL | 0 commentiIntorno a Natale ricevo una telefonata:
E cosi' ci ritroviamo il primo gennaio del duemilaquattordici in un parcheggio vicino a Caselle - le nostre compagne, Zanardo ed io - per andare sul monte Musinè. Che poi e' un'ottima scusa per andare a letto presto la sera di Capodanno, cosa che ogni brontolone che si rispetti ha detto almeno una volta nella vita, ma che e' molto difficile da realizzare, se uno non ha un impegno concreto per il mattino del primo gennaio.
"Scusate, domani vado a fare un'escursione sul Musinè" suona molto meglio di "Ne ho le palle piene, di fuochi d'artificio, indigestioni e programmi televisivi del menga".
Ripartiamo con un'auto sola e arriviamo alla base del monte, presso il campo sportivo del comune di Caselette. Senza fretta, in una giornata invernale non fredda, saliamo in un'ora e mezza. Con noi c'e' Ira, il pacifico e affettuoso rottweiler dei nostri amici.
Le nostre giacche invernali si rivelano superflue, e anche il pile e' di troppo. Col senno di poi, direi che sarebbero andate bene una maglietta con un gilet in pile, oppure maglietta e maglia/giacca soft shell leggera.
Il sentiero inizia con una rampa con fondo selciato che puo' preoccupare, poi sale piuttosto tranquillo, con vari tornanti per ridurre la pendenza. Non sorprende che ci sia chi sale - o scende - correndo.
Lungo il percorso tanti piloni votivi e una chiesa dedicata a Sant’Abaco. Sulla cima del Musinè, una grande croce bianca alta quindici metri. Intorno, altri simboli religiosi.
Sopra di noi alianti, ultraleggeri e parapendii. Intorno a noi altri escursionisti, compreso uno che abbiamo incontrato piu' volte - correva - mentre salivamo: mi ha spiegato che impiega 45', non so piu' se per la sola salita o per salita e discesa. Al di la' del pianoro del Musinè vediamo le creste delle valli di Lanzo. Alla sinistra - a sud - il maestoso Monviso.
Il Col del Musinè e' in Piemonte, e' il colle che segna l'inizio delle montagne a nord di Torino: a sud del colle c'e' la Val di Susa, a nord le Valli di Lanzo, e il Musinè, coi suoi millecentocinquanta metri di quota, e' il colle piu' vicino alla capitale piemontese, a circa venti chilometri dalla citta'.
L'escursione si e' svolta il primo gennaio del 2014. Il colle e' lo stesso, noi siamo tre anni piu' vecchi... se dovessimo tornare su ci metteremmo qualche minuto in piu', probabilmente.
Zanardo: Potremmo andare sul Musinè...
Io: Il primo gennaio? SEI PAZZO? Con tutto quello che mi faranno mangiare i miei parenti!
Zanardo: Allora ti ci vuole proprio una camminata, per smaltire tutto.
E cosi' ci ritroviamo il primo gennaio del duemilaquattordici in un parcheggio vicino a Caselle - le nostre compagne, Zanardo ed io - per andare sul monte Musinè. Che poi e' un'ottima scusa per andare a letto presto la sera di Capodanno, cosa che ogni brontolone che si rispetti ha detto almeno una volta nella vita, ma che e' molto difficile da realizzare, se uno non ha un impegno concreto per il mattino del primo gennaio.
"Scusate, domani vado a fare un'escursione sul Musinè" suona molto meglio di "Ne ho le palle piene, di fuochi d'artificio, indigestioni e programmi televisivi del menga".
Ripartiamo con un'auto sola e arriviamo alla base del monte, presso il campo sportivo del comune di Caselette. Senza fretta, in una giornata invernale non fredda, saliamo in un'ora e mezza. Con noi c'e' Ira, il pacifico e affettuoso rottweiler dei nostri amici.
Le nostre giacche invernali si rivelano superflue, e anche il pile e' di troppo. Col senno di poi, direi che sarebbero andate bene una maglietta con un gilet in pile, oppure maglietta e maglia/giacca soft shell leggera.
Il sentiero inizia con una rampa con fondo selciato che puo' preoccupare, poi sale piuttosto tranquillo, con vari tornanti per ridurre la pendenza. Non sorprende che ci sia chi sale - o scende - correndo.
Lungo il percorso tanti piloni votivi e una chiesa dedicata a Sant’Abaco. Sulla cima del Musinè, una grande croce bianca alta quindici metri. Intorno, altri simboli religiosi.
Sopra di noi alianti, ultraleggeri e parapendii. Intorno a noi altri escursionisti, compreso uno che abbiamo incontrato piu' volte - correva - mentre salivamo: mi ha spiegato che impiega 45', non so piu' se per la sola salita o per salita e discesa. Al di la' del pianoro del Musinè vediamo le creste delle valli di Lanzo. Alla sinistra - a sud - il maestoso Monviso.
Il Col del Musinè e' in Piemonte, e' il colle che segna l'inizio delle montagne a nord di Torino: a sud del colle c'e' la Val di Susa, a nord le Valli di Lanzo, e il Musinè, coi suoi millecentocinquanta metri di quota, e' il colle piu' vicino alla capitale piemontese, a circa venti chilometri dalla citta'.
L'escursione si e' svolta il primo gennaio del 2014. Il colle e' lo stesso, noi siamo tre anni piu' vecchi... se dovessimo tornare su ci metteremmo qualche minuto in piu', probabilmente.
Argomenti: appunti di viaggio, destinazioni, foto Italia, montagna
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