In vacanza a Cernobil

I viaggi in aree pericolose sono sempre più popolari

25/06/2019 | Claudio_VL | 0 commenti

Lavoro in Inghilterra. Il mio vicino di scrivania, come, me ha prenotato le vacanze estive per il mese di luglio qualche settimana fa. Gli ho detto che andrò di nuovo a Kos, in Grecia, e lui mi ha risposto che andrà a Černobyl', in Ucraina, visto che è un fan dell'omonima serie televisiva prodotta da HBO e Sky.

È un ragazzo intelligente e curioso, e non era ancora nato nel 1986, al tempo del disastro di Černobyl' / Cernobil /Chernobil, non ha vissuto di persona gli anni della Guerra Fredda, con la preoccupazione di un possibile olocausto nucleare, e probabilmente non è un cultore della storia della Seconda Guerra Mondiale, quindi potrebbe non aver visto foto delle vittime (soprattutto quelle sopravvissute alle esplosioni, ma morte a distanza di anni) di Hiroshima e Nagasaki. In breve, non credo che la radioattività sia tra le cose che lo preoccupano di più.

Non è neppure l'unico ad aver scelto di trascorrere le vacanze in questa destinazione: come dice Wikipedia, "(a) seguito della messa in onda della miniserie, tra maggio e giugno 2019, le prenotazioni per visite turistiche (...) nell'area della Centrale nucleare di Černobyl' sono aumentate del 40%".

Per quanto interessante possa essere una visita a Cernobil, l'idea che il vicino di scrivania ci vada in vacanza e torni poi in ufficio lievemente più radioattivo di prima mi preoccupa abbastanza, anche perché potrebbe prenderci gusto. Potrebbe voler visitare il Congo per osservare di persona l'epidemia di ebola, oppure Eldorado, in Brasile, per vedere l'effetto che fa la febbre gialla.


Argomenti: da paura, destinazioni, salute

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