Fotografia, scrittura con la luce
E quando la luce manca?
12/09/2020 | Claudio_VL | 0 commentiI Grandi Dubbi Esistenziali: se la fotografia è, per definizione, scrittura con la luce, cosa avviene quando hai un apparecchio fotografico capace di fare foto anche in assenza di luce? Può ancora considerarsi, il processo e il risultato della tua attività, fotografia?
Stavo pensando a Cesco Ciapanna, editore del leggendario Almanacco di Fotografare, che dal 1978 al 2000 (circa) è stato per me e per tanti italiani la Bibbia per l'acquisto di prodotti per la fotografia. Già a meta' degli anni Ottanta Ciapanna, sul suo mensile Fotografare, era critico e addirittura allarmista riguardo alla fotografia digitale: i suoi dubbi su cosa sia la fotografia possono sembrare roba da archeologia, per chi ha scattato duecento foto solo oggi (cento erano selfies, cui cinquanta con le labbra corrucciate e le orecchie da coniglio / orso / coyote). Ma sono dubbi legittimi, nati dalla conoscenza approfondita di ciò che ERA la fotografia, e dalla preoccupazione per ciò che stava per diventare. Digitale.
Erano, quelli di Ciapanna, dubbi incentrati sul processo anziché sul prodotto finale: da una parte lo studio dell'inquadratura, uno scatto, il viaggio della pellicola fino al laboratorio di sviluppo (domestico, per chi faceva da se') in cui avveniva il miracolo all'alogenuro di argento; dall'altra, lo scatto su un pulsante (virtuale, non meccanico o elettronico) e la creazione di un file (di cui non conoscerete nome, dimensioni o dati EXIF, se utilizzate un iPhone) pronto per la condivisione con tutti gli abitanti del pianeta (e dire che già i vostri conoscenti dicono "Aridaje, ecco un'altra foto del suo cucciolo").
Per gli appassionati di "fotografia", qualsiasi cosa sia la fotografia: immagine scattata con una Nikon D5300, obiettivo 35mm aperto a 1,8, 4000 ISO (per i nostalgici, ASA). Scattata alle undici e dieci di sera a Hualien, Taiwan.
Argomenti: fotografia
Un articolo a caso
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