Una pedalata tra colline, monasteri in rovina e Concorde

19/10/2020 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Il piano era semplice: pedalare da casa mia (vicino a Heathrow) fino a Crooksbury Hill, o quantomeno fin dove fiato e gambe avessero potuto portarmi, e poi salire a piedi i 162 metri della collina, se ci fossi arrivato. Un piano semplice, appunto, quasi compatibile con la mia limitata resistenza e voglia di sacrificarmi sui pedali. Una distanza di circa 45 chilometri da fare due volte su una mountain bike con la corona anteriore più grande fuori servizio, e come ciliegina sulla torta il mio notorio senso dell'orientamento (nel 1990 mi persi nella mia camera da letto...). Scelgo un itinerario che comprende il Saturn Trail, un percorso cicloturistico, anche se in questo modo allungherò il tragitto di un paio di chilometri. In teoria.

Il percorso che ho scelto e' quello da 2 ore e 44 minuti, in grigio in questa mappa.


L'inizio e' semplice e non richiede sistemi di navigazione particolare: raggiungo Staines-upon-Thames, citta' di ventimila abitanti, e percorro la pista ciclabile che segue la sponda a nord del Tamigi. Ci sono panorami non esaltanti, tipo questo ponte ferroviario a Staines...



... e altri più carini, o quanto meno informativi. Se avete un battello fluviale da far riparare, questo e' uno di quei posti dove possono farlo.



Arrivati a Chertsey, che ha varie attrazioni (un museo di storia locale ad ingresso gratuito, un paio di begli edifici, un grosso negozio di articoli per montagna e sport, una gastronomia italiana) si abbandona il percorso lungo il fiume per dirigersi a sud sulla strada A318 in direzione di Addlestone e New Haw. E appena più a sud c'è Brooklands, con la collezione di auto del Mercedes World e, soprattutto, col museo motoristico dedicato all'aviazione (si può salire su un Concorde) e al resto dei veicoli, anche quelli piu' strani, come il Sinclair C5, ideato dalla stessa persona che vi ha dato il Sinclair Spectrum (non a me, avevo solo computer Commodore in casa, negli anni Ottanta).

Il gate guardian del museo di Brooklands e' un modello in scala 1:2 del Concorde, che in precedenza se ne stava in un angolo del museo.



Dopo il museo motoristico, arrivato a Byfleet, avrei dovuto prendere un cavalcavia pedonale che 1) non ho visto, e 2) di cui non ho letto nelle istruzioni del percorso, in quanto 3) non le ho proprio lette: ho solo guardato la mappa di Google Maps. Insomma, se guardate la schermata del mio percorso effettivo noterete le deviazioni dal percorso proposto da Google, e soprattutto potrete immaginare il tempo che ho trascorso andando avanti e indietro a West Byfleet in cerca di una misteriosa deviazione che non era alla mia destra ma sopra di me e alla mia destra.

Quando finalmente mi ricongiungo quasi per caso alla strada che porta a West Byfleet e poi a Woking, mi rendo conto che non arriverò a Crooksbury Hill, oggi. Pazienza. Continuo a pedalare e vedo uno, due, tre cartelli che, tra le varie direzioni alternative mi propongono Pyrford. Che razza di nome e' Pyrford? Con quella ipsilon mi pareva un nome gallese. Non ne ho mai sentito parlare, perciò al terzo cartello svolto e vado verso Pyrford, e mi ritrovo per caso a pedalare dentro una suggestiva foresta su un altopiano. Avevo menzionato il fatto che, nonostante l'Inghilterra sia parecchio piatta, il percorso di oggi comprende varie colline? C'è stato appunto da salire un po' per arrivare qui.

Alla fine dell'altopiano c'è una splendida discesa, e incontro una dozzina di ciclisti che salgono, in vari gruppi. Come prevedibile, questo piccolo paradiso non e' ignoto alla comunità di pedalatori britannici; l'unica MTB in giro e' la mia, e per una volta forse ha ragione la maggioranza: con gomme larghe la meta' delle mie - e non tassellate - farei meno fatica e andrei piu' veloce.

Verso la fine della discesa noto delle rovine alla mia sinistra. Sarò arrivato per caso a Waverley Abbey, a due passi dalla mia destinazione, Crooksbury Hill?



In una parola, NO. Non ho fatto un balzo spazio-temporale per ritrovarmi a destinazione. Le rovine che vedo - splendide - sono un unico, isolato edificio diroccato in un ampio prato, con nugoli di corvi che gli ronzano intorno. Si tratta dei resti della Newark Priory, tra Ripley e Pyrford. Questo monastero venne distrutto a cannonate, sparate da una vicina collina, durante la dissoluzione dei monasteri voluta da Enrico VIII, intorno al 1540. Su un minuscolo e pittoresco ponte incontro un'anziana coppia, mi dicono che le rovine sono su un terreno privato e non possono essere visitate. Torno indietro di pochi metri e noto che il ponte e', prevedibilmente, su un fiume dotato di tow path, il sentiero da cui uomini e cavalli tiravano i battelli per farli procedere. Ora vedo più da vicino quel che rimane del monastero: forse non avrei pagato un biglietto per visitarlo, ma mi hanno sempre attratto gli edifici che qualcuno ha cercato di cancellare.





C'e' anche una chiusa, ovviamente: la Newark Lock.



Proseguo, raggiungo Ripley, un altro piccolo villaggio Dov'era il centro di Pyrford? Non l'ho neppure notato, ammesso di esserci davvero passato. Siamo intorno a mezzogiorno, nella prossima ora mi ritroverò a pedalare in aree residenziali, col continuo rischio di finire in un cul de sac, una strada chiusa, o magari ritrovarmi nel cortile di qualcuno. Forse - FORSE - avrei dovuto accettare che un navigatore GPS o una mappa sono una soluzione migliore che girare a caso, se uno vuole raggiungere una destinazione. Pero' oggi non avevo un cosi' gran desiderio di arrivare a quella famosa collina, Crooksbury Hill. Volevo solo vedere cose. Tipo queste giraffe utilizzate come decorazione da giardino (sarebbero troppo grandi per il mio).



Una torre con orologio. Di nuovo, si trova su una proprietà privata.



L'imponente entrata di una casa di campagna (privata). A questo punto la stanchezza si fa sentire, e ogni salita - che vogliate chiamarla collina o dosso - impone di scalare parecchie marce. Di conseguenza, ad ogni incrocio tendo a prendere la strada che mi riporta più vicino a casa, contrariamente a quando istinto e curiosità mi dettano di solito.



A Woking vedo finalmente il primo cartello che indica il Saturn Trail. Ormai sono in direzione di casa, ma e' bello sapere quantomeno che questo sentiero esiste!



A nord di Woking, in direzione di Chertsey, passo di fronte alla sede della McLaren, molto asettica (perlomeno da fuori) e... difficile da vedere come alternativa turisticamente interessante a Maranello o a Tavullia: se ti piacciono le McLaren non vieni qui, al massimo usi Google per saperne di piu' (anche il sito Internet della Casa britannica lo suggerisce: "We invite all our fans and McLaren enthusiasts to visit the MTC Google Street View application where you can tour the McLaren Technology").



Alla fine arrivo a casa dopo 71 chilometri e quasi cinque ore, con molte soste, molte salite, qualche bella discesa, e dopo aver visto posti che non mi aspettavo di trovare. Come sempre, se segui un percorso raccomandatoti da qualcuno (o da qualcosa, tipo Google) non scoprirai niente di nuovo.




Argomenti: cicloturismo, foto Gran Bretagna, Inghilterra, racconti

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