Un viaggio in Nuova Zelanda - 2

Il Pacifico, Cape Reinga, i migranti della gomma

16/10/2025 | Claudio_VL | 0 commenti

Si riparte, dopo un primo giorno in Nuova Zelanda pieno di incontri con animali tipici, ma anche con abitudini - e regole - differenti. Tipo: si parcheggia solo nel senso di marcia del tuo lato della strada (quindi a sinistra, visto che in NZ si guida "all'inglese", sul lato sinistro della carreggiata). E quando un'auto che viene nella direzione opposta mette la freccia per svoltare a destra (per cui dovrà tagliarti la strada) sei tu a dover dare la precedenza. Ci si fa l'abitudine in un attimo, a queste cose. Coi chilometri che abbiamo percorso per arrivare a Cape Reinga, il punto più a nord della Nuova Zelanda, di tempo e opportunità per abituarci alla guida alla neozelandese ne abbiamo avuti.

Come la bambina portoghese di fronte all'oceano infinito

Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese,
non c'eran parole, rumori soltanto come voci sorprese
(...) sentì che era un punto al limite di un continente,
sentì che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte...


La "bambina" è taiwanese e l'oceano è il Pacifico, ma a parte questo le parole di Guccini descrivono bene le sensazioni che si provano di fronte a qualcosa di immenso come un oceano.

Un martin pescatore (kingfisher).
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Una vista dell'oceano Pacifico vicino a Cape Reinga, di cui avevo parlato qui.
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Finalmente si intravede il faro!
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Il faro non è visitabile, purtroppo.
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Avevo trovato una caletta mica male per fare il bagno e prendere il sole, poi mi sono ricordato che era inverno...
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Qualche distanza. La costa della vicina Australia, ad ovest, è a duemila chilometri. Ad est c’è il Cile, distante diecimila chilometri.
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Come mai a Kaitaia ti danno il benvenuto ("Dobro došli") in serbo-croato-montenegrino?
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La zona intorno alla cittadina di Kaitaia era ricca di alberi di kauri (Agathis australis), che secernono una resina gommosa utile in tanti campi. Nel XIX secolo e all'inizio del XX secolo la resina veniva scavata, raccolta, estratta da immigrati, tra i quali tanti venivano dalla Dalmazia.

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Da un pannello informativo:

"Ignoti disastri distrussero i giganteschi alberi di kauri che crescevano qui nella preistoria.
in seguito maori, inglesi, irlandesi e dalmati usarono lunghe lance per trovare la gomma kauri intorno agli alberi sepolti, scavando profonde buche per estrarre la resina nascosta.
Vendevano la gomme per l'esportazione verso fabbriche oltremare per la produzione di vernici, rivestimenti per pavimenti e colle.
Qui troverete le buche che scavarono, gli antichi alberi che trovarono e i posti in cui vissero le loro vite di stenti e tribolazioni."

La resina kauri veniva utilizzata anche nella fabbricazione del linoleum, inventato nel 1863 da Frederick Walton, e dove venne eretta la prima fabbrica di linoleum al mondo? A Staines, dove vivo. Coincidenze.

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Infine, la Luna.

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Al prossimo post!
#RivediamoLaNuovaZelanda


Argomenti: foto Nuova Zelanda, migranti, nostalgia, Nuova Zelanda, Oceania, racconti, Wanderlust

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