Vivendo a Torino, le montagne che circondavano e racchiudevano il panorama visibile erano per me un simbolo di viaggio, di grandi distanze, un portone/portale/cancello che dava accesso al Mondo.
Ora, qui a Singapore, se guardo verso nord non vedo montagne, e mi pare che non ci sia nulla, "oltre" Singapore: non diversi miliardi di persone, non la Cina, l'India e la Russia. Forse avevo gia' avuto questa sensazione in Inghilterra e negli USA (li' mitigata dal mito del West, della vita di frontiera, del movimento permanente), ma qui s'e' fatta piu' intensa. Se manca un limite definito, scompare l'infinito. Senza le montagne, non c'e' un "oltre le montagne", un qualcosa di differente da visitare e scoprire.